Anche l’Unione generale del lavoro (Ugl) dice “no” alle possibili discriminazioni tra lavoratori in questa particolare fase dell’emergenza Covid e della campagna vaccinale in Italia.
“Ugl – ha affermato Katiuscia Dalla Costa, segretario dell’Unione territoriale di Treviso del sindacato Ugl -, da sempre schierato dalla parte dei lavoratori in sicurezza, ribadendo la necessità di tutelare la salute e di assicurare il rispetto delle prescrizioni anti-contagio, stabilite a livello nazionale, chiede l’apertura di un tavolo di confronto e monitoraggio, anche alla luce delle competenze sanitarie in capo alle singole Regioni, che faciliti l’individuazione delle modalità e dei tempi con cui devono essere coniugati la salute dei lavoratori e il diritto di tutti al lavoro”.
“Riteniamo giusto stimolare – conclude – se necessario, un intervento chiarificatore da parte del Governo che possa evitare, al momento della ripartenza, atti o decisioni unilaterali da parte delle aziende che producono inaccettabili discriminazioni tra i lavoratori”.
Per esempio, aveva fatto molto discutere la possibilità che i docenti non vaccinati contro il Covid-19 dovessero pagarsi il tampone.
Pochi giorni fa si è arrivati al Protocollo di sicurezza sulle scuole, firmato da sindacati e Ministero che hanno trovato l’intesa sul tema dei tamponi gratuiti per il corpo docente e sulle misure per evitare le classi pollaio.
Ma al centro della discussione c’è ancora il Green pass, che per molti sindacati non deve diventare uno strumento che le aziende possono utilizzare per discriminare i lavoratori o, addirittura, per licenziarli.
Non possono essere trascurati eventuali problemi di salute o altre situazioni che potrebbero aver ritardato o differito la vaccinazione per determinate categorie di lavoratori per i quali una possibile distinzione legata al vaccino sarebbe discriminatoria.
In ogni caso, il Governo guidato dal presidente Mario Draghi “si è impegnato a proseguire la discussione con le organizzazioni sindacali sui temi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante pandemia”.
(Foto: Katiuscia Dalla Costa).
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