Disturbi alimentari, oggi la XII Giornata del fiocchetto lilla: il supporto dell’Ulss 2

Disturbi alimentari, oggi la XII Giornata del fiocchetto lilla: il supporto dell’Ulss 2

“Vivere con un disturbo alimentare non significa solamente avere problemi con il cibo, ma molto di più. Un aspetto che ha inciso molto sulla mia esperienza è stato il rapporto conflittuale con il mio corpo. Percepivo mente e corpo come due entità separate, in cui la testa comandava, e il corpo doveva obbedire. Ed è così che, durante questi anni convissuti con l’anoressia nervosa, mi sento di aver trasformato il mio fisico in una macchina industriale. Invece di apprezzare il mio corpo come dono della natura, ho cercato in qualsiasi modo di nascondere i segnali che esso mi mandava, fino a non riuscire a percepirli più.

E mi ritrovo ora in difficoltà, perché vorrei ritornare a vivere, a stimare le potenzialità che il corpo può avere. Un giorno mi è stato chiesto di distendermi in un grande foglio su cui è stato ricalcato il perimetro della mia immagine. Mi sono alzata in piedi e ho guardato il disegno… Ero io quel segno sul foglio? No, perché quel disegno non aveva vita: non sono solo quello che io vedo. Grazie al percorso corporeo che sto facendo al centro, sto pian piano cercando di avvicinarmi e riscoprire il mio corpo. Sto riprendendo il contatto con esso e sto lasciando andare i pensieri che volevano comandarlo: lo sto facendo finalmente vivere, esprimere, muovere, e giocare, esattamente come fanno i bambini”.

Condividiamo queste parole, preziosa testimonianza di una dei pazienti seguiti dal Centro Provinciale Disturbi Alimentari (CPD) di Treviso, per il 15 marzo, l’odierna Giornata del “Fiocchetto Lilla”, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA). Al fianco dell’Azienda sanitaria, si unisce nel celebrare l’importante Giornata anche la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 2, in un lavoro di squadra volto alla tutela e alla cura delle persone affette da disturbi alimentari.

I disturbi alimentari, che comprendono principalmente Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Binge Eating Disorder, sono disturbi psichiatrici complessi caratterizzati da comportamenti che determinano gravi compromissioni a livello nutrizionale e corporeo. Si tratta di patologie sempre più emergenti, cui sempre più spesso si associano altre sintomatologie in comorbilità, in quei quadri multidimensionali sempre più frequenti soprattutto tra i giovani in adolescenza e oggi anche in età di pre-adolescenza (dai 9 ai 14 anni).

I dati

L’Anoressia Nervosa (AN) ha un’incidenza massima tra i 15 e i 19 anni di oltre 100 casi anno per 100.000 abitanti, la Bulimia Nervosa (BN) ha un’incidenza e una prevalenza stimate almeno il doppio rispetto a quella dell’AN. Un altro disturbo alimentare, per il quale si sta osservando un aumento di presa in carico, è il Binge Eating Disorder (BED).

Nel 2023 il Centro Provinciale Disturbi Alimentari dell’Ulss 2 ha preso in carico 569 utenti per i quali sono state erogate prestazioni di cura, con 57 percorsi nel Centro Diurno e 14 residenziali. Sono state registrate complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni.

Altro dato importante è quello relativo all’aumento del numero di pazienti ricoverati anche più volte in area medica, pediatrica e psichiatrica, che sono più di 70: valore che conferma e sottolinea la gravità dei casi in trattamento e spiega come il disturbo alimentare si associ anche a una maggior gravità della sintomatologia, tale da dover richiedere un aumento del livello di protezione e cura per il paziente.

Il centro provinciale e la rete di supporto

Il Centro provinciale disturbi alimentari dell’Ulss 2, attivo dal 2005, si occupa del trattamento delle persone affette da DNA. Esso è costituito da una rete interdipartimentale di servizi composta dal Dipartimento di Salute Mentale, coordinatore del centro stesso, dall’Unità operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia, e Consultori, dalla Nutrizione Clinica, dal privato sociale “Insieme si Può”, ed è in rete anche con i reparti ospedalieri di Pediatria, Medicina, Psichiatria, favorendo l’accessibilità e la condivisione di una équipe multiprofessionale per il trattamento in tutte le sue fasi, dall’accoglienza, alla diagnosi, ai percorsi di cura ambulatoriali, riabilitativi semiresidenziali e residenziali e ai ricoveri ospedalieri. 

L’accessibilità agli ambulatori specialistici dei tre distretti dell’Ulss 2 a partire dal 2020 è garantita da un numero unico telefonico 0422322961 del Centro DNA che può essere contattato dalle persone con disturbi alimentari e dai loro familiari, sia per minorenni che per maggiorenni, o da altri specialisti, e che, tramite una accoglienza e un triage telefonico, facilita l’accesso al servizio per una valutazione o presa in carico, o per ricevere informazioni sui possibili percorsi di valutazione e trattamento. 

“I recenti provvedimenti del Regione del Veneto hanno consentito, nel 2023, di sostenere e migliorare la rete del CPD – spiega la dr.ssa Francesca Fontana, responsabile del Centro -, permettendo l’acquisizione di nuovo personale e di realizzare, anche, nuove formazioni su modalità di trattamenti specifici, permettendo un miglioramento dell’approccio multiprofessionale integrato e riconoscendo il fondamento necessario di un’équipe per il trattamento dei DNA. 

Dal punto di vista clinico – continua la responsabile – sono state potenziate la fase di valutazione e quella di gestione delle situazioni acute, ed è stato migliorato il collegamento alla rete nella fase di post dimissione dal ricovero ospedaliero. È migliorata sensibilmente la qualità e la continuità delle cure offerte, con incremento degli interventi psicoterapici individuali e di gruppo fondamentali per il trattamento dei DNA, così come gli interventi rivolti alla famiglia, sia alla coppia genitoriale che a gruppi di genitori, per favorire la ripresa del processo di crescita che il disturbo alimentare aveva bloccato: la disponibilità dei genitori a cambiare insieme alla persona con disturbo alimentare, è una risorsa fondamentale.

È stata inoltre potenziata la rete di supporto per utenti minori di 15 anni. La sempre minor età dell’esordio di questi disturbi pone urgentemente la discussione su come poter implementare gli interventi e le risorse per questa fascia d’età, al fine di poter dare una risposta anche a livello territoriale. È stato anche possibile realizzare nuovi percorsi quali, tra gli altri, interventi intensivi ambulatoriali con la dietista anche con “cena assistita ambulatoriale”, gruppi corporei, gruppi mindfulness, mindful-eating, arte-terapia e interventi personalizzati con l’educatore, rivolti anche al supporto nelle aree di realizzazione scolastica o universitaria, incrementando i percorsi di scuola a distanza e frequenza personalizzata – conclude -. Si è, infine, intensificata la collaborazione con l’associazione “L’Abbraccio” che, in convenzione Ulss 2, collabora con il CPD attraverso la costituzione di gruppi di sostegno famigliari e partecipa con volontari alle attività specifica del centro diurno per i disturbi alimentari di Treviso, oltre a occuparsi di informazione e promozione sociale nelle scuole di attività sul tema dei DNA”.

In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla “L’Abbraccio” ha organizzato, con il patrocinio dell’Ulss 2, il convegno “Disturbi alimentari: esordio, percorsi di cura e famiglia”, in programma per la mattinata di sabato 23 marzo, aperto a tutti coloro che sono interessati a vario titolo al delicato tema dei disturbi alimentari e alla cittadinanza tutta.

(Foto: Ulss 2).
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