Domenica 11 luglio, ore 23.54: l’Italia è campione d’Europa dopo 53 anni. Impazza la festa per gli azzurri, “Notte magica” anche nei Comuni dell’Alta Marca

Domenica 11 luglio 2021, ore 23:54: l’Italia è campione d’Europa, e anche nell’alta Marca parte la grande festa. Sono stati i rigori ad assegnare agli azzurri il titolo continentale, che mancava addirittura dal 1968, dopo una lunghissima finale contro l’Inghilterra che aveva il vantaggio di giocare in casa, al mitico stadio londinese di Wembley.

Un match partito subito in salita per l’Italia, sotto di un gol dopo nemmeno un minuto. Solo a metà ripresa è arrivato il pareggio di Leonardo Bonucci, poi i tempi supplementari sono di fatto serviti solo a portare le due squadre ai rigori. L’errore di Andrea Belotti dagli 11 metri ha fatto tremare i tifosi italiani, ma poi il portierone ex Milan, Gigio Donnarumma, si è erto a protagonista assoluto della finale, negando agli inglesi la vittoria dell’Europeo, riportando finalmente il titolo nel Bel Paese e venendo premiato come migliore giocatore del torneo.

Appena il tempo di festeggiare “sul posto”, forse non sempre con la sobrietà suggerita dalle istituzioni visto che c’è una pandemia ancora in corso, e subito nei Comuni dell’Alta Marca sono partiti i caroselli di auto, suonati per molti come una sorta di liberazione dopo un anno e mezzo di restrizioni, che peraltro non sono ancora finite.

In alcuni Comuni, ad esempio Conegliano (nella foto copertina e in quella sottostante), dopo la parata decisiva di Donnarumma sull’ultimo rigore c’è chi ha dato il via a uno spettacolo pirotecnico, anche se i festeggiamenti si sono concentrati soprattutto in centro (foto di copertina), dove le forze dell’ordine hanno vietato l’accesso da piazza IV Novembre.

Da via Pittoni a viale Carducci si è formato un unico carosello di veicoli in festa. Corso Mazzini è stato pacificamente invaso da una folla di giovani uniti nel grido “Campioni d’Europa!”.

C’è pure chi si è pericolosamente arrampicato sui semafori per mostrare la propria gioia e una Fiat Panda vecchio modello ha sceso la Scalinata degli Alpini come accaduto per i Mondiali del 2006, la Scalinata degli Alpini.

Grande entusiasmo anche a Pederobba, dove molti hanno potuto assistere alle tre ore di partita da un maxischermo. Incomprensibilmente c’è stato anche qualche momento di tensione post partita, con un accenno di rissa e un ragazzo allontanato. Si festeggia, e si festeggerà fino alle ore piccole, in tutti i centri grandi e piccoli del territorio. I clacson delle auto sono la colonna sonora della notte anche ad Asolo, Tarzo e Susegana.

A Vittorio Veneto entusiasmo senza freni, al punto che diversi giovani hanno proseguito i festeggiamenti nella fontana pubblica di piazza del Popolo, piena di acqua e pure illuminata. Anche a Pieve di Soligo (nella foto sotto) i tifosi azzurri si sono scatenati, in centro città e non solo.

Grande gioia anche a Montebelluna, nel cui centro sono dovute intervenire tre pattuglie delle forze dell’ordine.

Caroselli di auto e moto, fumogeni tricolori e un tripudio di giovani anche in piazza Guglielmo Marconi a Valdobbiadene, dove la festa continua tra urla, clacson suonati all’impazzata e un’esplosione di gioia incontenibile che riporta alla mente la vittoria degli azzurri al Mondiale del 2006. Ne derivano problemi al traffico che le forze dell’ordine arginano non senza difficoltà: gli accessi a via Piva e viale della Vittoria sono stati “bloccati” da giovani che fermano le auto sull’onda dell’entusiasmo. Si sente anche qualche botto, mentre l’Inno di Mameli risuona da una cassa acustica montata sopra un’auto. Grande festa anche a Segusino centro, dove ci sono stati anche dei magnifici fuochi d’artificio.

A notte ormai inoltrata, la sensazione è che i festeggiamenti in piazze e strade dureranno ancora a lungo. La raccomandazione resta sempre quella di rispettare le misure per il contenimento della diffusione del coronavirus.

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