Si chiama Piqube Oliver Twist, vive a Treviso ed è il bulldog più bello d’Europa. La corona gli è stata assegnata all’Eurodog Show 2022, che si è svolto a Parigi domenica 24 aprile. Oliver ha sbaragliato la temibile concorrenza di una “francesina”, la miss delle femmine, conquistando l’assoluto favore del giudice Helene Denis, che lo ha proclamato “Best of Breed” della razza bulldog.
Al titolo ambivano oltre cento esemplari provenienti da Francia, Spagna, Ungheria, Belgio, Inghilterra ed Italia. Però coppa e coccarda sono finite a Sant’Angelo di Treviso, dove il papà “umano” di Oliver, Alberto Sanson, ha avviato un allevamento amatoriale di bulldog inglese insieme ai genitori.
“Io sarei un avvocato, in effetti, ma da circa vent’anni faccio l’allevatore di bulldog per passione e sono anche il presidente del Circolo Italiano Bulldog, club che a livello nazionale conta tra i 200 e 300 appassionati di questa razza, che sta avendo una certa popolarità anche nel nostro Paese. In Italia ogni anno nascono 1500 cuccioli, diffusi come cani da famiglia”, dice Alberto Sanson, “I bulldog dormono molto, amano la vita sedentaria, sono affettuosi, gli piace essere coccolati e soprattutto non sono cani con cui svolgere attività fisica“.
Dunque, con i fratelli e le sorelle di Oliver non si fanno lunghe e impegnative passeggiate. Il loro luogo prediletto è il divano, su cui schiacciare lunghissimi pisolini, preferiscono starsene in panciolle, girare in giardino, lontano dalla confusione. E sono cani che possono stare anche da soli tante ore in casa.
La madre del bulldog più bello d’Europa si chiama Monnalisa, il papà del “piccolo” ha un nome lungo come il suo nobile albero genealogico: Uk Milasha No Retray Ocobo. Vive in Inghilterra ed anche lui è un campione di bellezza canina, geni straordinari che si sono trasmessi al principe ereditario, considerato dai giudici dell’Eurodog Show perfettamente corrispondente alle caratteristiche del bulldog ideale: il peso (28 chili), la potenza, la testa quadrata e larga, le orecchie a forma di rosa, le spalle larghe, il corpo molto compatto e muscoloso, il mantello perfettamente maculato. Alberto Sanson ha curato con molta attenzione la selezione del suo protetto.
“Un giorno sono andato in l’Inghilterra con la sua mamma, campionessa italiana. L’ho portata in auto, 1600 chilometri all’andata e 1600 al ritorno, per accoppiarla con un campione inglese. Il 12 gennaio 2020 ha dato alla luce tre maschi e una femmina” racconta l’avvocato cinofilo, che per scegliere i nomi da pedigree dei piccoli ha seguito la prassi che si usa quando si denuncia la nascita di cuccioli da genitori originali (muniti entrambi di pedigree e appartenenti alla medesima razza): oltre alla sigla dell’allevamento (nel caso di Oliver è Piqube), gli allevatori usano dare una certa lettera a tutte le cucciolate, per ricordare esattamente quale sia nata prima o dopo dell’altra e riconoscere i fratelli.
Sanson ha assegnato alla cucciolata del 12 gennaio 2020 la lettera “L” come libri. Perciò ha scelto nomi di personaggi della letteratura anglosassone che hanno in comune il fatto di essere dei bambini sfortunati o orfani: Oliver Twist, David Copperfield, Jane Eyre, Harry Potter. Ma il giovane Twist è fortunatissimo, vive amato e coccolato insieme alla sorella Jane, girando di concorso in concorso. Appena ci sono state le condizioni per la ripartenza in sicurezza delle esposizioni canine, il bulldog trevigiano in sei mesi ha partecipato alle competizioni di Budapest, Londra, Cagliari e Parigi.
I bulldog inglesi sono cani un po’ timidi, giocherelloni con tutta la famiglia e buoni guardiani. Eppure la loro origine non è per niente pacifica e hanno una storia unica. In passato, infatti, il bulldog inglese veniva usato in Gran Bretagna (da cui il nome) per i combattimenti con i tori. Lo scopo di tali lotte era quello di insaporire la carne dei bovini. Si pensava che una intensa attività fisica, prima della macellazione, aiutasse a migliorare il sapore della carne. Si ritiene che derivi dai mastini asiatici, un’antica razza già usata dai Romani per la lotta nelle arene.
“Il combattimento con i tori alla fine dellì’800 in Inghilterra è stato dichiarato illegale”, sottolinea Sanson, “poi ha trovato degli appassionati che ne hanno portato avanti l’allevamento. E’ stato il primo standard di razza al mondo in assoluto, ovvero ne sono state stabilite le caratteristiche come le abbiamo oggi. Negli anni questa attitudine al combattimento è andata perduta. Però gli sono rimasti il coraggio, la tenacia e la cocciutaggine. Convincerlo a fare una cosa è un po’ difficile”.
In Italia il bulldog inglese sta vivendo un momento di notorietà, amico a quattro zampe di tanti Vip. “Il governatore del Veneto Luca Zaia ha una femmina di bulldog, Zlatan Ibrahimović ha prenotato un cucciolo da una mia amica allevatrice, e così anche Federico Bernardeschi è padrone di un bulldog”, conclude l’avvocato trevigiano, “Sembra che sia una razza che piace molto ai calciatori. Ma hanno un bulldog inglese anche Emma Marrone, Barbara De Rossi, Melissa Satta e Lewis Hamilton, il pilota di Formula 1″.
Un fan di Oliver Twist è anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, che lo ha ricevuto a Ca’ Sugana, insieme al suo allevatore, con tutti gli onori che si riservano ad un vero campione.
(Foto: Alberto Sanson).
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