La limitazione alla circolazione e la chiusura di numerose attività commerciali imposte dal decreto del presidente del consiglio dei ministri per fronteggiare l’emergenza coronavirus, sembrano aiutare a diminuire l’inquinamento generale in provincia di Treviso ma soprattutto in tutto il nord Italia, questo a beneficio dei polmoni dei cittadini.
“È ancora presto per avere un quadro generale sul reale impatto che avranno le restrizioni imposte dal governo sul fattore inquinamento generalizzato – spiega l’esperto Meteo Riccardo Mazzocco –, perchè i dati delle misurazioni effettive vengono predisposti ogni 15-20 giorni. La pianura padana è una delle zone più inquinate d’Europa, questo è dovuto al suo aspetto orografico ovvero per la sua posizione e conformazione territoriale spiega l’esperto, trovandosi in posizione intermedia tra le alpi e gli appennini”.
“L’Alta Marca situata a ridosso di tale zona risente del ristagno dell’inquinamento che si viene a creare in giornate soleggiate e con scarsa ventilazione. L’inquinamento – continua l’esperto -, tende a permanere e ristagnare nei bassi strati cosicché le giornate di alta pressione e le consecutive nebbie mattutine fanno si che i valori schizzino alle stelle”.
La situazione del blocco del traffico agisce positivamente sui rilevamenti, effettuati dall’Arpav (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) sui cosiddetti Pm10, le famose polveri sottili e sui livelli di biossido di azoto, uno degli inquinanti più pericolosi per l’uomo, derivante principalmente dall’utilizzo di veicoli a combustione e delle fabbriche.
I livelli di Pm10 registrati a Conegliano, Pederobba e Treviso negli ultimi giorni dimostrano livelli di aria in condizione buona mentre la soglia dell’aria “pessima” viene infranta raramente nelle ore serali e per brevissimo tempo, attorno alle ore 20, registrando valori vicini ai 100µg/m3.
“Questo perchè di sera abbiamo il culmine dell’aspetto barico, un irraggiamento notturno e una bassa ventilazione, difatti i dati di questi giorni lo confermano – spiega Mazzocco -. Nei prossimi giorni ci sarà un aumento della ventilazione, con evidenti correnti da nord-est in alta quota, che comporteranno nei bassi strati un’ulteriore calo dell’inquinamento generale. La situazione cambierà da domani quando si farà più forte l’alta pressione e ci sarà un aumento di umidità relativa, che comporterà ancora un ristagno delle polveri sottili”.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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