Il Pd provinciale crea il presidio democratico: troppo spesso politici e personalità locali esagerano con affermazioni sopra le righe, ed ecco la soluzione spiegata dalla segreteria: “Oggi si celebra la Giornata della Memoria per ricordare le vittime dell’immane tragedia dell’Olocausto. – recita il messaggio – Purtroppo in questi giorni, nella nostra provincia, si è registrata un’escalation di dichiarazioni e messaggi da parte di personalità del mondo politico e istituzionale locale apertamente contrarie ai valori che dovrebbero ispirare l’esercizio della Memoria di quella tragedia: il vicesindaco di Treviso ha proposto di intitolare una via a Giorgio Almirante per il suo contributo alla Repubblica (forse intendeva a quella di Salò, l’illegittimo e criminale stato-fantoccio nazista), il sindaco di Maserada sul Piave intende rimuovere le parole “Resistenza” e “Antifascismo” dall’ordine del giorno presentato a sostegno dell’impegno di Liliana Segre dalla minoranza consiliare, un assessore di Conegliano ha citato una frase di Mussolini su traditori e infami, un consigliere comunale di Casier ha infine lanciato da facebook insulti razzisti contro il popolo cinese”.
Dichiara Giovanni Zorzi, segretario provinciale PD Treviso: “La misura è colma. Chi ha ruoli pubblici e rappresenta perciò le istituzioni della Repubblica nata dalla Resistenza ha sia il dovere di rispettare i valori e le norme della nostra Costituzione, sia la responsabilità di contrastare in prima persona il clima di insulti, rabbia e odio che si è diffuso nella società. Per questo abbiamo deciso di creare un Presidio Democratico”.
“Da oggi, 27 gennaio, Giornata della Memoria, al 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo – aggiunge Roberto Grigoletto, responsabile provinciale per la comunicazione – invitiamo tutti i democratici e le democratiche a segnalarci dichiarazioni ufficiali, post e commenti pubblici di parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, assessori e consiglieri comunali della Marca Trevigiana, che contengano messaggi di apologia del fascismo, discriminatori, razzisti, apertamente anticostituzionali”.
Conclude Zorzi: “La memoria delle tragedie del passato va coltivata con grande attenzione, affinché quelle stesse tragedie non si ripetano. Di fronte al ritorno di sentimenti, parole e fatti che richiamano a idee che hanno prodotto quelle tragedie, per di più da parte di rappresentanti delle istituzioni, è urgente una reazione collettiva. Invitiamo tutti a sostenere oggi questo sforzo: reagire per non dimenticare”
(Fonte: Partito Democratico provinciale).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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