“EcoAttivi”, l’app che ha conquistato i trevigiani

Meno macchine, più aree pedonali e parcheggi per le bici super sicuri. Ecco come sarà la Treviso del futuro

Più pedali e più buoni spesa guadagni. Funziona così l’app “EcoAttivi” lanciata dall’Ipa Marca Trevigiana per incentivare l’uso della bicicletta nei Comuni aderenti al progetto “Bike to Work”.

A due mesi dal lancio dell’app, il 1° giugno scorso, i numeri rivelano il successo dell’iniziativa nei 18 Comuni interessati, con oltre 5240 download e 2480 utenti attivi che già la utilizzano abitualmente. Insomma, l’incentivo alla mobilità sostenibile piace ai cittadini dell’area vasta che scegliendo di pedalare per andare al lavoro (da qui “Bike to Work”) totalizzano degli “ecopunti” in base all’anidride carbonica risparmiata, che poi vengono tradotti in buoni spesa. Ciascun utente può vedersi accreditare fino a 500 euro di buoni all’anno, spendibili in negozi di vicinato. 

Dati alla mano, al 31 luglio, le emissioni di CO2 risparmiate grazie all’app “EcoAttivi” ammontano a 40.634 kg, per un totale di quasi 5 milioni e mezzo di ecopunti “guadagnati” dai vari utenti. Se l’incentivo in termini di miglioramento della salute e dell’umore (pensando alle ore nel traffico risparmiate) non bastano, la prospettiva di un ritorno economico sembra incoraggiare ancora di più i cittadini a lasciare l’auto in garage. Cosa non facile nel Trevigiano dove, stando alle ultime indagini, la macchina viene utilizzata anche per brevi spostamenti. 

“Pedalare conviene”, non a caso, è il motto di “Bike to work” – attivo nei comuni di Treviso, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Monastier di Treviso, Morgano, Paese, Ponzano Veneto, Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, San Biagio di Callalta, Silea, Spresiano e Villorba – che visto il successo dopo appena due mesi ha tutte le carte in regola per essere potenziato sul territorio

Alla base del progetto promosso dall’Ipa c’è la volontà di gettare il semìno per un cambio culturale e che è imprescindibile, dall’altra parte, dall’ampliamento della rete ciclabile esistente. 

“Come città di Treviso e come Ipa, vogliamo portare avanti questo cambio culturale con grande determinazione – commenta soddisfatto il sindaco, e presidente dell’Ipa Marca Trevigiana Mario Conte – Oggi parliamo di ‘Bike to work’, ma stiamo già ragionando sul ‘Bike to School’ e ‘Bike to sport’. La nostra città, per dimensioni, caratteristiche e rete ciclabile esistente ci consente di immaginare concretamente un futuro a misura di ciclisti e pedoni”. 

“In quest’ottica – prosegue Conte – abbiamo in progetto una quindicina di chilometri di piste ciclabili urbane, mentre come Grande Treviso abbiamo in programma la realizzazione di 150 km di piste ciclabili che andranno ad unire i Comuni dell’hinterland. Il progetto c’è, siamo in attesa di ricevere il finanziamento da parte dell’Unione Europea. L’ampliamento delle infrastrutture ciclabili andrà di pari passo all’incentivo ad usare il trasporto pubblico, dando alle nostre comunità delle alternative concrete all’uso della macchina”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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