Elezioni Regionali, in Provincia di Treviso per il Pd passa solo Zanoni. Zorzi: “Ripartiremo dalle periferie”

Il partito democratico in Provincia di Treviso ha il volto di Andrea Zanoni (nella foto), l’unico candidato trevigiano del Pd eletto consigliere della Regione Veneto con Rachele Scarpa, studentessa universitaria e responsabile stampa e comunicazione dell’esecutivo nazionale “Rete degli studenti medi” (tra i promotori del movimento delle Sardine di Treviso), prima dei non eletti.

Le battaglie per l’ambiente, la difesa del suolo e degli animali hanno permesso a Zanoni di essere riconfermato nel suo ruolo di consigliere regionale: nei suoi cinque anni di mandato in Regione ha sempre acceso i riflettori su questi cavalli di battaglia che lo avevano contraddistinto anche nella sua esperienza di deputato europeo.

Per l’area dei Comuni seguiti da Qdpnews.it, niente da fare per Luciana Fastro, capogruppo di minoranza in consiglio comunale a Pederobba e presidente dell’assemblea provinciale del Partito Democratico a Treviso, Donatella Santambrogio, consulente finanziario, ex sindaco di Godega di Sant’Urbano e componente della direzione provinciale e dell’assemblea nazionale del Partito Democratico, e Aiman Merouah, studente universitario, consigliere comunale a Cordignano e componente dell’assemblea provinciale del Pd.

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“Sapevamo che sarebbe stato difficile nella Provincia di Zaia – ha commentato questa sera Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Pd a Treviso – I risultati delle elezioni regionali hanno premiato il governatore ed era un risultato atteso da tutti. Guardiamo con positività alla riconferma di Andrea Zanoni che è stato sostenuto per il suo grande lavoro nei territori a difesa dell’ambiente, un tema spesso trascurato da Zaia in questi anni”.

“In ogni caso, anche gli altri risultati del Pd in Provincia di Treviso dimostrano l’alta qualità delle nostre candidature perché abbiamo scelto delle persone ben radicate nel loro territorio – continua il segretario provinciale Zorzi – Ci è stato riconosciuto l’impegno sui temi dell’ambiente e della salute mentre non riteniamo di aver commesso particolari errori perché i nostri candidati si sono impegnati molto in una campagna elettorale condizionata dalla pandemia e dagli incontri estivi, quando tanta gente era in vacanza”.

“Tutti i candidati e i sostenitori del Pd della Provincia di Treviso hanno dimostrato determinazione e passione – aggiunge il segretario provinciale del Pd a Treviso – Il segnale che dobbiamo raccogliere da questa esperienza è una maggiore attenzione e presenza nei territori dove non abbiamo ottenuto percentuali significative. Non parlo dei grandi centri come Treviso, Castelfranco Veneto, Conegliano e Oderzo, dove abbiamo ottenuto anche delle medie superiori a quelle regionali, ma dai territori periferici”.

“Dobbiamo quindi ripartire dalle periferie mettendo in difficoltà Zaia e cercando di costruire le basi per un’opposizione più incisiva – conclude Giovanni Zorzi – Ci sono molte cose che non vanno in Veneto ma bisogna saperle comunicare bene. Se i Comuni veneti hanno ricevuto i fondi straordinari per il Covid è grazie al governo italiano dove è presente anche il Partito Democratico e non per merito di Zaia. La stessa cosa si può dire del bonus per le partite Iva e per altre forme di sostegno alle famiglie italiane”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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