Il Regno Unito e il mondo perdono Elisabetta II. La regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth è deceduta nella giornata odierna all’età di 96 anni, essendo nata a Londra il 21 aprile 1926. Le sue condizioni di salute, secondo quanto riferito dai medici di Buckingham Palace, sono peggiorate repentinamente.
L’annuncio del decesso è stato dato dalla Bbc poco dopo le 19.30 di oggi, preceduto di pochi istanti da un Tweet della Famiglia reale inglese: “La Regina è morta serenamente a Balmoral questo pomeriggio. Il Re e la Regina Consorte rimarranno a Balmoral questa sera e faranno ritorno a Londra domani”. Già ufficiale, dunque, il passaggio della corona al figlio Carlo, 73 anni, che verrà chiamato “King Charles III”. Circa 40 minuti dopo l’annuncio della morte della sovrana, la neo primo ministro Liz Truss ha pronunciato un discorso all’esterno del numero 10 di Downing Street, concluso con la formula “God save the King”.

In lutto i suoi 150 milioni di sudditi, ma in realtà la scomparsa della sovrana ha sconvolto l’intero pianeta, essendo stato il suo un regno durato più di 70 anni, secondo solo a quello del Re Sole (Luigi XIV di Francia). Il 9 aprile 2021 Elisabetta II perse il marito, il principe Filippo di Edimburgo, che morì due mesi e un giorno prima di compiere 100 anni.
La notizia della scomparsa di Elisabetta tocca anche l’Alta Marca trevigiana, dove non mancano i legami con la “Royal Family”. Come ricorda Cristiana Sparvoli, collaboratrice di Qdpnews.it, Asolo nella storia più recente annovera la visita di una Windsor: la regina madre Elizabeth Bowes-Lyon, che era amica una celebre cittadina britannica diventata asolana d’elezione, Dame Freja Stark, l’eccentrica esploratrice e scrittrice che qui ha vissuto fino a 100 anni d’età. A rendere possibile la visita reale, però, fu la contessa Mariuccia De Lord – Rinaldi, scomparsa nel 2020 a 104 anni. La nobildonna innamorata di Asolo, residente nella sua villa ai piedi della Rocca, fu animatrice della vita culturale del borgo storico e amica di Freja Stark. Nel 1987 fece di tutto per portare i reali inglesi ad Asolo. E ci riuscì. Così la vedova di Giorgio VI e madre di Elisabetta II arrivò tra i colli asolani il 25 maggio di 35 anni fa, accompagnata dal duca e dalla duchessa De Grafton e da sir Ralph Anstrither. Accolta dall’allora presidente della Regione, Carlo Bernini, e dalle massime autorità trevigiane, soggiornò a villa Cipriani, dove le venne riservata la stanza più luminosa. In cinque giorni di permanenza visitò le più prestigiose ville venete di Treviso, Padova e Vicenza.
La contessa Mariuccia ospitò la Regina consorte a pranzo e a cena nella villa seicentesca, eretta dal cardinale Rubini, chiamata “Il Galero”. Nel suo soggiorno asolano, organizzato in forma strettamente privata, la Regina Madre incontrò l’amica Freja Stark, per mantenere la promessa che le aveva fatto tre anni prima, quando arrivò a Venezia a bordo del Britannia, il panfilo reale. Quello del maggio 1987 fu l’ultimo incontro tra Elizabeth Bowes Lyon e la viaggiatrice, scomparsa nel 1993 e sepolta nel piccolo cimitero di Sant’Anna, accanto ad Eleonora Duse. Per rendere omaggio alla sua memoria Carlo d’Inghilterra, nell’aprile del 2017, a margine della visita ufficiale al cimitero militare britannico di Montecchio Precalcino e al sacrario militare di Valli del Pasubio, ebbe un cordiale incontro non formale con Anna Modugno, per molti anni accanto a Dame Freya. Il principe del Galles in quella occasione ricordò perfettamente l’amicizia tra la nonna e Stark e il loro incontro avvenuto ad Asolo trent’anni prima. Accompagnata dall’assessore alla cultura Gerardo Pessetto, Anna Modugno poté consegnare al futuro re del Regno Unito un omaggio personale: un piccolo paesaggio asolano dipinto da Freya Stark”.
“Ci lascia l’ultima testimone del XX secolo, la più longeva regina inglese e il secondo capo di Stato più longevo della storia. A giugno aveva celebrato i 70 anni di Regno. Divenuta regina giovanissima, a 25 anni, dopo la scomparsa improvvisa di Re Giorgio VI, aveva giurato di dedicare tutta la sua vita, fino alla fine, al servizio della Nazione, e così ha fatto”.

Sono le parole che il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha espresso per la scomparsa della Regina Elisabetta. “Una vita non facile, – ha detto il governatore – segnata da 15 Premier, da Churchill che ne guidò i primi passi fino a Liz Truss, nominata appena martedì scorso, oltre che da vicende internazionali delicate come la fine dell’Impero. Nel 1961 era venuta in visita ufficiale a Venezia e a Torcello, dov’era stata ospite di Cipriani assieme al marito Filippo, duca di Edimburgo, rimanendo incantata dall’unicità della Serenissima tanto da definirlo “un viaggio memorabile”.
“Con oggi, ci lascia un pezzo di Storia – ha concluso Zaia -. Un pensiero va a questa sovrana eccezionale, rivolgendo il mio cordoglio agli inglesi e a tutti i cittadini britannici residenti in Veneto”.
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