Emergenza gattini abbandonati, c’è chi li lascia morire nei sacchetti di plastica. GattiVagabondi: “Aiutateci, cerchiamo disperatamente balie umane”

Emergenza gattini abbandonati, c’è chi li lascia morire nei sacchetti di plastica
Emergenza gattini abbandonati, c’è chi li lascia morire nei sacchetti di plastica

È un vero e proprio grido d’aiuto quello lanciato dall’associazione “GattiVagabondi” di Villorba, che nelle ultime settimane si è vista sommersa di richieste d’aiuto.

Cinque neo-mamme feline con 15 gattini, altre 2 gatte in procinto di partorire e 33 gattini trovati senza mamma e quindi in pericolo di vita: questa la dimensione di un’emergenza che, anno dopo anno, non accenna a diminuire.

Il rifugio di via Boccaccio è già allo stremo e i volontari hanno lanciato un appello rivolto a chiunque voglia mettersi in gioco e accogliere questi neonati per garantire loro la sopravvivenza in attesa di darli successivamente in adozione (per informazioni è possibile telefonare al numero 324-0516659).

Anche quest’anno, purtroppo, il copione si ripete: con l’avvio della primavera e l’arrivo del caldo, il telefono dell’associazione GattiVagabondi Odv comincia a squillare senza sosta: da tutta la Marca arrivano segnalazioni di gatte gravide e gattini neonati abbandonati.

Alcuni gattini vengono trovati da attenti passenti nei fossi, altri vengono lanciati da auto in corsa, altri ancora lasciati nei giardini di persone inconsapevoli, ma c’è anche chi li chiude nei sacchetti di plastica e li abbandona in luoghi poco frequentati ad agonizzare per ore.

L’associazione, che già accoglie oltre 50 gatti adulti in cerca di adozione, è allo stremo di forze, risorse e spazio.

Basta una piccola stanza tranquilla – spiegano i volontari -, un bagno per esempio, e un po’ di tempo a disposizione per monitorare la situazione. I cuccioli sono molto fragili, soprattutto se allontanati fin da subito dalla madre che, o perché deceduta o perché i piccoli le sono stati portati via da qualche proprietario poco sensibile, non ha potuto allattarli e quindi trasmettere loro gli anticorpi necessari per sopravvivere. Noi forniremo tutto il necessario per l’allattamento, biberon e latte in polvere, nonché il supporto dei nostri volontari e dei veterinari”.

Lo scopo è quello di tenerli in vita e metterli in forze – continuano -, finché non avranno raggiunto l’età necessaria per essere dati in adozione. Per quanti volessero aiutare, ma non hanno possibilità di accogliere queste creature sfortunate, è possibile fare delle donazioni economiche a supporto delle tante spese veterinarie, ma anche di cibo per mamme e cuccioli o di materiale come asciugamani ben tenuti, detersivi e carta assorbente. Ancora una volta il nostro territorio dimostra di non aver capito l’importanza della sterilizzazione e siamo circondati di persone senza scrupoli che lasciano queste povere creature a morire”.

Noi volontari facciamo quello che possiamo – concludono – e anche di più, ma siamo persone normali, come tutti, con delle vite e lo stesso numero di ore in una giornata. Ci rivolgiamo dunque ai nostri concittadini e concittadine della Marca e chiediamo che non si voltino dall’altra parte: a volte basta davvero un minimo sforzo da parte di tante persone per salvare queste piccole vite innocenti. Siamo sicuri che ci siano anche molte persone di gran cuore in questo territorio: se ci siete, noi vi aspettiamo”.

(Foto: Associazione GattiVagabondi).
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