“Sono calmi e tranquilli”: sette rapine con mitra, pistole e passamontagna. È caccia alla banda dei supermercati

Farmacie, supermercati e tabaccherie: sette colpi negli ultimi quindici giorni in provincia di Treviso sembrano avere la stessa “mano criminale” o almeno la stessa mente alla base degli assalti. Questo farebbe pensare che si tratti di una banda di professionisti che stia operando in questo ultimo periodo nella Marca.

Il comandante del Reparto Operativo Stefano Mazzanti spiega le modalità della rapina di ieri sera

In tutti i casi i malviventi – che per farsi consegnare il denaro parlano un ottimo italiano, forse con l’accento del Sud  – sono entrati in maniera rapidissima nei momenti migliori (per loro) all’interno delle attività commercialiArmi spianate (da verificare se vere o giocattolo) e volto coperto dal passamontagna si fanno consegnare il denaro presente in cassa, senza sbavature e senza, fortunatamente, ferire nessuno con una calma che a qualcuno ha fatto addirittura pensare fosse uno scherzo.

Mitragliatrici, pistole e taser sono fino ad ora le armi utilizzate in un commando che sembra anche variare di numero, si passa dalle due alle quattro persone, in base all’obiettivo. Arrivano con l’auto rubata – in tre casi una Panda, macchina molto facile da rubare e che non attira di certo l’attenzione – e in maniera chirurgica entrano ed escono dalla farmacia, dal supermercato o dalla tabaccheria che hanno deciso di assaltare prima della fuga con l’auto utilizzata abbandonata dopo pochi minuti.

Ogni loro azione sarebbe studiata nei minimi dettagli a partire dal furto dell’auto usata per commettere la rapina: macchine semplici da forzare, che non diano nell’occhio e quanto più anonime possibili, in alcuni casi anche con targhe rubate a copertura di quelle originali.

Poi l’ingresso nell’attività commerciale presa di mira sempre verso l’orario di chiusura e in pochi minuti l’uscita con il bottino prelevato dai registratori di cassa, senza forzarli, ma facendoseli aprire dal personale del punto vendita.

Prima della fuga – almeno in due casi – i rapinatori si sono fatti consegnare anche la borsa di una cliente e, ieri sera a Villorba, le chiavi del furgone di proprietà della titolare del minimarket usato per la fuga e abbandonato a Ponzano.

Una pianificazione nei minimi dettagli e un lavoro veloce e professionale che i Carabinieri del comando Provinciale di Treviso stanno analizzando nei minimi dettagli per cercare di fermare questa ondata di rapine che sta colpendo la Marca. Il consiglio dei Militari per ora rimane sempre lo stesso: “segnalate auto e movimenti sospetti chiamando il 112”.

“All’inizio erano calmi e tranquilli, pensavo fosse uno scherzo, ci hanno detto di non preoccuparci – ha commentato la titolare dell’alimentari rapinato ieri sera – poi hanno puntato la pistola e ci hanno detto di dar loro i soldi, ho aperto la cassa e hanno portato via anche il cellulare e il furgone”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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