«Analizzare per agire: abbiamo il dovere di offrire risposte e indicare rotte da seguire alle nostre imprese chiamate ad affrontare ogni giorno le sfide del mercato». Con queste parole il presidente provinciale di Confartigianato Imprese Marca trevigiana Oscar Bernardi indica gli obiettivi dell’incontro “Esisterà ancora l’imprenditore della porta accanto? Rotte per la piccola impresa nella grande trasformazione”, che si è svolto oggi giovedì pomeriggio nel padiglione Filanda a Santa Lucia di Piave, con il contributo di Banca Prealpi SanBiagio e il patrocinio della Camera di Commercio Treviso-Belluno.
«A preoccupare sono soprattutto i segnali di rallentamento dell’export», sottolinea Oscar Bernardi. «La Marca Trevigiana, nel primo trimestre 2024, ha registrato un calo dell’8,5% nelle esportazioni verso i paesi UE post Brexit, il secondo dato peggiore tra le sette province venete. Appena meglio va l’export verso il resto del mondo, meno 2,4%, per un risultato complessivo in discesa del 6,3%».
A fronte di questi scricchiolii, Confartigianato ha chiamato Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi Confartigianato Imprese, a parlare sul tema “Imprese della Marca in transizione verso il futuro”.
A seguire, “Prepararsi ai futuri: come navigare in acque agitate”, con l’intervento di Gianluca Toschi, professore di Economia dell’Integrazione Europea all’Università di Padova.
Infine, “Intraprendere nella crescente complessità della competizione” è stato il tema affidato ad Alberto Felice De Toni, professore senior di ingegneria economico-gestionale all’Università di Udine, nonché direttore scientifico di CUOA Business School e sindaco di Udine.
Quella di Santa Lucia di Piave è stata la terza tappa del ciclo “IMPRESA FUTURO. Il futuro del fare impresa. L’impresa di costruire il futuro”.
L’esordio ad Asolo è stato dedicato a “Un territorio, un progetto, un governo”, seguito dall’intervento a Treviso del politologo Paolo Feltrin sul tema “Dopo le urne. Gli esiti elettorali e il loro impatto su economia e territorio.
«Ciò che è emerso con chiarezza», ricorda Oscar Bernardi, «è stato lo sforzo, ma anche la difficoltà, a semplificare i troppi livelli di governo del territorio e, al contempo, a disegnare aggregazioni territoriali che siano efficaci nel dare risposte all’ecosistema impresa-territorio-comunità. Quanto al dopo voto europeo, appare quanto mai urgente un cambio di passo. Serve una politica di aiuto europeo alle imprese, ricorrendo non solo a fondi comunitari, ma anche e soprattutto ai grandi fondi di risparmio privato. Una politica del credito che deve essere coordinata dall’Unione Europea, affinché sia destinata non solo ai grandi player, ma anche al fondamentale tessuto delle medie, piccole e microimprese».
A concludere il ciclo di riflessioni saranno altri due temi centrali rispetto alle grandi trasformazioni in atto: alla ricerca del lavoro perduto e umani e umanoidi, l’era dell’intelligenza artificiale. «L’ambizioso obiettivo del nostro progetto», conclude il presidente Oscar Bernardi, «è la volontà di comprendere la complessità delle macro trasformazioni che stanno investendo il nostro territorio, in tutte le sue articolazioni, pubbliche e private, imprenditoriali e sociali. Questo è laboratorio, dal quale ci aspettiamo che nascano visioni condivise sul futuro dell’ecosistema impresa-territorio-comunità».
(Foto e video: Qdpnews.it riproduzione riservata. Video di Simone Masetto)
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