Ex Caserma Serena e la grana dei 600 euro ai politici. Zaia: “Centri da chiudere, sul bonus chiariamo”


Il caso dell’ex Caserma Serena di Casier, alle porte di Treviso, e dei 600 euro di bonus ai politici della Lega sono al momento le due “patate bollenti” che la Regione Veneto si è ritrovata sul piatto: se da un lato il governatore Luca Zaia ha rimarcato la necessità di chiudere centri come quello trevigiano, dall’altra ha chiarito come affronterà la questione con i consiglieri coinvolti, per poi divulgare quelli che saranno gli sviluppi della vicenda.

Due temi quindi tuttora aperti e al centro dell’interesse anche dei media nazionali, in merito ai quali Zaia si è pronunciato nella mattinata di oggi, mercoledì 12 agosto, in occasione di un’inaugurazione all’ospedale di Conegliano (qui l’articolo).

A Treviso sono saliti a quota 246 i migranti asintomatici, su un totale di 293 ospiti, e in merito a tale scenario Zaia si è dimostrato categorico: “Applicheremo il Piano di sanità pubblica e ogni settimana andremo avanti a fare i tamponi, fino a una completa negativizzazione. Dopo, questi centri non dovranno più esistere“.

“Ora gestiamo la fase più acuta, come è giusto che venga gestita – ha ribadito il governatore – nell’interesse degli ospiti e di tutti i cittadini, poi questi centri vanno smantellati”.

Il caso era scoppiato lo scorso giugno, quando nel centro di accoglienza erano risultati positivi un operatore di origini pachistane e un 34enne asintomatico, poi ricoverati all’Unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale di Treviso: da lì i contagi erano saliti, come l’escalation di tafferugli e disordini all’interno della struttura (qui l’articolo).

Ma non sono soltanto i contagi della Serena a richiamare l’attenzione della Regione Veneto in questo momento, bensì anche le infezioni da rientro delle vacanze estive in luoghi come Croazia e Spagna, dove l’indice epidemiologico è differente da quello dell’Italia.

Il virus di importazione pesa sempre di più – ha confessato Zaia – e nelle prossime ore andremo a produrre dei provvedimenti in questo senso. Considerate che l’età media dei contagi si è abbassata dai 64 ai 40 anni e dimostra che l’attenzione dei giovani non deve calare: bisogna fare attenzione ai grandi assembramenti, dove non vengono usate le protezioni”.

“Chi avverte dei sintomi deve subito rivolgersi al proprio medico di base e al servizio di Igiene pubblica”, ha spiegato il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi il quale, però, ha aggiunto come anche “l’uso del buonsenso” sia un valido aiutante in un periodo ancora critico.

Tuttavia non soltanto il Covid-19 sta facendo parlare di sé in questa estate 2020 così particolare: in questi giorni è saltata all’occhio la vicenda che vede implicati i consiglieri regionali della Lega Riccardo Barbisan e Alessandro Montagnoli, rei di aver percepito il bonus da 600 euro destinato alle partite Iva in difficoltà.

Caso che vedrebbe implicato anche il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin anche se, a detta di Zaia, è opportuno fare un distinguo: “I tre casi non sono uguali tra loro. Barbisan e Montagnoli hanno percepito il bonus, che poi hanno dichiarato di aver dato in beneficenza. Forcolin invece non aveva fatto domanda: si è appoggiato a uno studio che ha inoltrato la domanda per tutti i soci, e quindi a insaputa di Forcolin, il quale non ha percepito alcuna somma”.

Zaia si riferisce al fatto che il suo vice risulterebbe essere socio di uno studio di tributaristi che, in automatico, avrebbe fatto partire la domanda per i soci senza avvisare: domanda che non è stata accolta per Forcolin, il quale risulterebbe non aver percepito nessun tipo di bonus.

“Sono tre casi diversi – ha ribadito Zaia – ma mi sono comunque preso del tempo per incontrare i consiglieri: solo dopo aver avuto tale colloquio, renderò noti gli sviluppi della faccenda”.

Nel frattempo, l’affaire “600 euro” sta coinvolgendo anche le sfere più alte della politica italiana e non riguarderebbe così solamente le aule consiliari del Veneto: tre deputati parlamentari avrebbero fatto richiesta dell’incentivo e ora è caccia aperta per conoscere la loro identità.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
#Qdpnews.it 

Total
0
Shares
Articoli correlati