Si avvia verso la fase finale dei lavori la realizzazione della cittadella della salute di Treviso. L’area di circa 59 mila metri quadrati che ospiterà circa 600 posti letto verrà inaugurata, seppur con qualche difficoltà, nei tempi stabiliti.
“È stata una corsa in salita riuscire ad arrivare per fine settembre all’inaugurazione” conferma il direttore generale dell’Ulss2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi.
L’iter per la realizzazione di quest’area ospedaliera tecnologicamente e strutturalmente all’avanguardia è stato lungo e non senza difficoltà: “Siamo partiti praticamente da zero con il progetto e abbiamo poi dovuto fare una serie di passaggi: dalla conferenza dei servizi a quella per il finanziamento finale che vale 268 milioni di euro. Abbiamo poi dovuto bonificare un’area a causa dell’inquinamento causato dall’amianto fino al cambio di progetto per rendere l’ospedale più efficace rispetto a quanto avevamo pensato dieci anni prima“.
Quello di Treviso sarà un ospedale “flessibile” in grado di adattarsi ai mutamenti delle situazioni e in cui saranno disponibili i più avanzati sistemi per curare le persone che aumenteranno sicuramente anche l’efficienza. Saranno potenziate la telemedicina e il telesoccorso oltre che la gestione di un paziente cronico a domicilio.
“Il fatto di avere 25 sale operatorie e di poterle far lavorare contemporaneamente dalle 8 alle 20 produce una sinergia e un risparmio di personale facendo più interventi. Questo sarà un ospedale che si inserisce nel tessuto sociale della città. Per questo motivo abbiamo deciso di utilizzare colori vivi all’interno delle stanze. Rimane sempre un luogo dove si curano i malati ma questi non devono deprimersi a causa del tipo di struttura in cui sono ricoverati”.
La nuova cittadella della salute sarà anche immersa nel verde che circonda l’area dove sorge l’ospedale: “Ci saranno dei percorsi – continua Benazzi – in modo che chi è ricoverato e riesce a deambulare possa uscire e stare all’aperto vivendo anche gli spazi esterni perché essere in ospedale non significa essere in prigione”.
Ma i progetti del direttore generale non si fermano alla realizzazione di questa nuova area: dopo l’entrata in funzione della nuova struttura verrà infatti ristrutturata la parte internistica della struttura già esistente che andrà a terminare l’ammodernamento dell’intero ospedale dopo che negli anni scorsi erano già stata inaugurata la nuova centrale del Suem 118.
L’attenzione particolare per ii cittadini e per il territorio è confermata anche dagli 800 nuovi posti auto e dall’installazione di impianti fotovoltaici che oltre all’attenzione per l’ambiente assicureranno anche un risparmio energetico.
Un’importante novità per la cittadella della salute riguarda anche i giovani: all’interno della struttura saranno infatti presenti delle aule per le lezioni universitarie. “Noi abbiamo già pronta la fase progettuale che stiamo già chiudendo grazie alla grande disponibilità della regione Veneto a livello economico. Abbiamo portato a Treviso l’università grazie al presidente Zaia e all’accordo con il rettore. La Regione andrà a coprire i costi delle nuove docenze e in accordo con l’università stiamo realizzando la cittadella universitaria. È una cosa molto importante perché chi si laurea a Treviso si innamora di questa città e ci rimane”.
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