Marilisa Zanini, professionista del mondo del basket e arena manager – entertainment dell’Olimpia Milano, e il ciclista danese Mikkel Frolich Honoré non sono più i promessi sposi del Giro d’Italia.
Dalle 13.30 di oggi, venerdì 14 ottobre, sono gli sposi più celebri dell’autunno sportivo, sebbene abbiano pronunciato il “sì” ancora immersi in una calda atmosfera estiva nella chiesa di San Liberale a Treviso, circondati da un centinaio di familiari e amici, tra cui alcuni big delle due ruote come l’australiano Cadel Evans vincitore del Campionato del mondo di ciclismo su strada a Mendrisio nel 2009 e trionfatore del Tour de France 2011, accompagnato dalla moglie Stefania Zandonella, bellissima modella italiana originaria delle Mauritius e dai loro due bambini, e Alexander Kamp Egested, ciclista su strada danese che fa parte del team Trek-Segafredo.
La storia d’amore di Marilisa (29 anni trevigiana che per lavoro si è trasferita a Milano da diversi anni) e l’atleta danese (25 anni, residente a Melide, Comune svizzero del Cantone Ticino, nel distretto di Lugano, ciclista professionista su strada dal 2019) era balzata agli onori della cronaca rosa e sportiva il 18 ottobre 2020, quando Mikkel le chiese ufficialmente la mano nel bel mezzo del Giro d’Italia, durante la tappa in partenza da Valdobbiadene, inginocchiato davanti alla bella manager del basket meneghino con tanto di anello di fidanzamento quale pegno d’amore, sotto gli obiettivi di fotografi e video operatori che stavano seguendo la corsa rosa.
Oggi la loro unione è stata benedetta da don Paolo Giacomazzo, il parroco del quartiere trevigiano dove Marilisa Zanini ha vissuto ed è cresciuta insieme alla mamma Tina Ruggeri (giornalista professionista e nota firma del ciclismo italiano), alla sorella Mariasole e alla nonna materna Antonietta, vedova dell’indimenticato vice comandante dei Vigili urbani di Treviso Camillo Ruggeri, scomparso tragicamente il 10 novembre 2005, travolto da un’auto mentre procedeva in bici a poca distanza dalla chiesa dove si è sposata la nipote.
E’ stata proprio nonna Antonietta a percorrere la navata con al braccio la radiosa Marilisa (avvolta in una nuvola di tulle a più strati, corpino di lucente pizzo color madreperla e un lungo velo, realizzato da un atelier di Treviso), per accompagnarla all’altare dove l’attendeva, molto emozionato, l’elegantissimo Mikkel stretto in un completo nero di Armani.
Nei banchi ha preso posto una nutrita “delegazione” proveniente dalla Danimarca, tra cui i genitori del ciclista (il papà visibilmente in lacrime per la commozione è stato confortato dal parroco, prima dell’inizio della cerimonia), la nonna e gli amici Maria e Lars testimoni dello sposo. Anche Marilisa ha avuto come testimone un amico di lunga data, Alessandro Minotto dell’omonima gioielleria d’Istrana. “Marilisa e Mikkel, la chiesa dell’armonia e dell’amore vi accoglie con tanto affetto insieme ai vostri cari”, è stato il saluto del celebrante, che in qualche passaggio dell’omelia ha fatto ricorso alla lingua inglese per farsi comprendere anche da una parte della platea internazionale.
Conclusa la cerimonia religiosa, i novelli sposi sono saliti a bordo della Fiat 500 celeste targata Milano con cui Marilisa era arrivata in chiesa; al volante si è messo Alessandro Minotto per raggiungere il castello di San Salvatore, la magione dei principi dei Collalto che domina Susegana, tra le cui mura millenarie si è svolta la festa di nozze “bagnata” dal prosecco delle Colline patrimonio dell’Unesco.
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