Festività, i trevigiani spenderanno il 7,5% in meno rispetto al 2019. Capraro (Ascom): “Pensavamo a un bianco Natale, non a un Natale in giallo”

Secondo periodo natalizio alle prese con il Covid quello che stanno vivendo in questi giorni tutti i trevigiani: “Ci aspettavamo un bianco Natale, e invece ci toccherà passare un Natale in giallo” ha dichiarato il presidente di Ascom Confcommercio di Treviso Federico Capraro nel tradizionale incontro di fine anno, nel quale ha voluto prima ringraziare i giornalisti per la sensibilità nell’aver colto e saputo raccontare “questa sfida comune” e poi analizzato i temi salienti tracciando alcune prospettive per il Natale e i primi mesi del 2022.

Quello che aspetterà i trevigiani sarà un Natale duro, lungo e anche inaspettato – ha commentato poi Capraro – però sarà anche un periodo in cui possiamo recuperare lo stesso la voglia di ritrovarsi con responsabilità ed attenzione, ma soprattutto la voglia di comprare sotto casa, di dare un segno a quelle attività che ci illuminano il portico e che danno vita alla nostra città. Per questo motivo la nostra associazione ha deciso di investire, per il secondo anno consecutivo, nella campagna, attuata anche a livello nazionale, #Comprosottocasa, ideata da Confcommercio per valorizzare e promuovere tante persone e le loro attività economiche”.

Anche per Treviso e la Marca, dicembre si conferma il mese più importante dell’anno per i consumi, che quest’anno sono stimati a livello nazionale in circa 110 miliardi di euro di spesa complessiva, 10 in meno rispetto al 2019. Il clima di fiducia delle famiglie non risulta essere in crescita, a causa della forte ripresa dell’inflazione e i rincari delle bollette che rischiano di ridurre pesantemente i consumi e di rallentare la crescita nel 2022.

Gli aumenti di luce e gas impoveriscono sia la quota di tredicesima tradizionalmente destinata ai consumi nel mese di dicembre, sia il grande mondo del lavoro autonomo, aumentato (per quanto riguarda le libere professioni) durante la pandemia, stretto da spese obbligate, tasse e incertezze.

Complessivamente, la spesa media per famiglia a dicembre si attesta, anche per il nostro territorio, a 1.645 euro, lo 0,5% in più rispetto all’anno scorso, ma ancora il 7,5% in meno rispetto al 2019.

La crisi dovuta dalla pandemia ha causato un netto divario tra le diverse attività: “Abbiamo un settore alimentare soprattutto d’eccellenza, quello della moda, i servizi assicurativi, finanziari e immobiliari, tutto il settore casa (come beni, mobili ed elettrodomestici) in forte crescita rispetto agli anni precedenti. Si registra però una difficoltà per la ristorazione e una doppia difficoltà per il turismo”.

Secondo il presidente di Confcommercio Treviso i primi mesi del 2022 saranno altrettanto duri: “Sarà una primavera che ci farà tornare sui numeri migliori del 2021 ma non su quelli del 2019 – conclude Capraro – per cui dobbiamo certamente attrezzarci e guardare in maniera diversa quello che abbiamo sempre fatto”.

Così come hanno fatto gli amministratori locali con il progetto “Grande Treviso”, molto apprezzato da Capraro: l’unione e l’aggregazione tra le le imprese potrebbe essere una scelta vincente per il 2022.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts