La messa con i lavoratori delle giostre e con le loro famiglie, alle Fiere di san Luca, è una tradizione che si ripete ogni anno (sospesa solo durante la pandemia), promossa dall’ufficio diocesano Migrantes. Quest’anno, per la prima volta, la messa è stata presieduta dal vescovo di Treviso monsignor Michele Tomasi, che si è intrattenuto poi con i giostrai e con le loro famiglie e ha accettato l’invito a fare un giro sulla ruota panoramica.
Commentando il Vangelo della festa di San Luca (l’invio, per la predicazione, dei 72 discepoli, a due a due, con l’invito a non portare troppe cose con sé), monsignor Tomasi ha ricordato l’importanza di viaggiare leggeri, come i lavoratori delle Fiere fanno.
“Viaggiare leggeri nella vita significa cercare sempre l’essenziale – ha detto -, ciò che dà senso all’esistenza. E il Vangelo ci insegna che questo essenziale è sempre e solo l’amore, la capacità di accogliere, di perdonare, di sostenere, di portare vita. Anche nel vostro caso, nel vostro lavoro, si vedono le luci, i colori, non la fatica che a volte questa vita richiede, fatta di spostamenti, di condizioni a volte difficili, come quando eravate bloccati nel tempo della pandemia. Che il Signore continui ad accompagnare il vostro cammino, il vostro impegno per la gioia delle persone, in un momento in cui sembra che siano la tristezza e il male a vincere. Ma ha già vinto il Signore, il male è sconfitto – ha concluso il Vescovo -, e allora ci sarà la gioia. Forse ci saranno delle belle giostre nel luogo dell’eternità beata, perché quello che ci aiuta a tornare fanciulli è quello che ci rende partecipi del Regno di Dio”.
(Foto: Diocesi di Treviso).
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