Fiori selvatici, partigiane e la depressione dei genitori spiegata ai figli: i consigli di lettura della libreria “Paoline”

I consigli di lettura della libreria "Paoline"
I consigli di lettura della libreria “Paoline”

Non fatevi intimidire dall’etichetta di libreria religiosa, varcata la soglia della libreria “Paoline” in piazza Duomo, vi troverete a curiosare fra centinaia di titoli che abbracciano i più vari ambiti del sapere umano. Dalla letteratura ai saggi storici, passando per filosofia e attualità, fino alla narrativa per ragazzi (con tanto di fumetti manga): la libreria delle suore Paoline ne ha per tutti i gusti. 

Paoline è anche il nome della casa editrice delle Figlie di San Paolo che sono presenti a Treviso dal 1930. Nella libreria, situata al piano terra del vescovado, incontriamo la libraia Rita Gobbo per ricevere qualche suggerimento di lettura per l’estate.

I fiori di montagna che davano i nomi alle partigiane 

Il primo consiglio ricade su una novità che si inserisce bene nell’anno commemorativo degli 80 anni dalla caduta del fascismo. “La Brigata dei Fiori selvatici”, ultimo libro dell’autrice opitergina Laura Cappellazzo (2023, ed. Paoline) racconta in chiave romanzata le storie di giovani donne e mamme partigiane, alcune rimaste senza figli, i cui nomi di battaglia erano ispirati ai fiori selvatici delle loro montagne, fra cui il Monte Grappa, come Iris, Rosaspina, Geranio e Papavero.

Dopo “Donne di sabbia” e “Madri e maree”, Laura Cappellazzo prosegue nella sua esplorazione del mondo femminile raccontando le donne della Resistenza, senza celebrare la lotta armata, bensì il coraggio, la forza e l’attaccamento alla vita delle protagoniste, che si contrappone alla devastazione della guerra. 

“Laura Cappellazzo è una donna impegnata nel sociale – spiega Rita Gobbo – che ha lavorato in passato anche per una Ong occupandosi di lotta alla tratta dei minori. Ha vissuto sulla propria pelle le difficoltà di chi soffre, cosa che rende la lettura di questo libro ancora più interessante”.  

“La Brigata dei Fiori selvatici” è valso all’autrice la targa speciale del “Premio Stresa” istituita in ricordo di Gianfranco Lazzaro, fondatore del premio letterario. 

La depressione raccontata ai bambini

Dagli scaffali dedicati al mondo dell’infanzia, il secondo consiglio di lettura ricade su “Nebbia nella testa”. “È un libro piccolo ma impegnativo – prosegue Rita – che aiuta a spiegare ai bambini e ai ragazzi la depressione dei genitori. Chi ha a che fare con questo tipo di sofferenza sa bene che non è facile parlarne, e tanto meno spiegare ai bambini che impatto ha questa malattia. ‘Nebbia nella testa’, seppur in poche pagine, offre un grande aiuto tanto ai più piccoli, quanto agli adulti, che siano insegnanti o genitori”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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