Folla a Porcellengo per l’ultimo saluto a Marika Visentin. Il parroco: “Non fate morire anche la speranza…”

“Sono sicuro che lei, Marika, vi chiede che il peso di morte che ora avete dentro non faccia morire anche l’amore e la speranza“.

E’ questo il passaggio più toccante e significativo dell’omelia del parroco, don Graziano Santolin, durante il funerale di Marika Visentin, svoltosi questa mattina, sabato, in una chiesa parrocchiale di Porcellengo che non ha potuto contenere le tantissime persone (oltre 300) venute a dare l’ultimo saluto alla sfortunata 49enne.

Vittima di un tragico incidente (su cui ora la Procura della Repubblica di Treviso intende fare piena luce) lo scorso 3 gennaio, quando è stata travolta da un furgone dopo lo scontro avvenuto all’incrocio tra via Roma e via Madonnette, a Trevignano, mentre si trovava in uno spiazzo a bordo strada in attesa che il carro attrezzi prelevasse l’auto di sua madre, una Renault Clio, rimasta in panne. Il tutto sotto gli occhi, oltre che di quest’ultima, di sua figlia di soli 10 anni.

Ed è proprio rivolgendosi alla famiglia della donna scomparsa, alla piccola Jessica, a mamma Maria Teresa, al fratello Stefano e alla sorella Gina e a tutti gli altri parenti, che il sacerdote ha proseguito:

“La nostra comunità vi è vicina, sappiamo che non è facile essere qui oggi perché di fronte a una simile tragedia fede e speranza sono messe a dura prova. La parole possono sembrare inutili, i silenzi assurdi. Destino, fatalità, sfortuna: perché Signore? Molte e difficili sono le domande che sorgono davanti alla bara di Marika, ma anche se avessimo la risposta non ci soddisferebbe perché lei non c’è più. E quindi ci chiediamo: come è possibile per noi e per questa famiglia guardare al futuro con speranza? Viene voglia solo di piangere. Anche perché lei, Marika, era una persona attiva, vivace, impegnata nel sociale e qui in parrocchia e in oratorio. C’è anche la sua mano nel presepe, realizzato con altri genitori. Vogliamo quindi pensare a lei come vivente e sorridente, anche se altrove. Questa tragedia ci insegna ancora una volta quanto la vita sia fragile e perché, dunque, dobbiamo prendercene cura”.

E la comunità ha risposto compatta, stringendosi attorno alla famiglia e alla figlia Jessica. Presenti alla cerimonia funebre, tra gli altri, anche i genitori e compagni di classe della scuola primaria, e la sindaca di Paese, Katia Uberti.

“Cara Marika, sarai sempre nei nostri cuori con i ricordi più belli – l’ultimo messaggio letto in chiesa – Aiutaci a sostenere i tuoi cari e soprattutto la piccola Jessica”.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Alessandro Lanza)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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