Il presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti Mario Pozza ha voluto evidenziare che i Giochi olimpici e paralimpici di Milano – Cortina 2026 si svolgeranno in un territorio caratterizzato dalla filiera dello Sport che unisce in “doppia corda” le province di Treviso e Belluno con il distretto dell’occhialeria e dello Sportsystem.
“Nel bellunese si praticano gli sport di montagna, in scenari di incomparabile bellezza dove non sono per nulla trascurabili i 60 milioni di fatturato generati in dalle attività di gestione degli impianti di risalita e dove troviamo la migliore produzione al mondo dell’occhialeria con un valore della produzione pari a 2,3 miliardi di euro che vede coinvolti più di 12 mila addetti nel territorio. – afferma Pozza – Nella gioiosa e operosa Marca Trevigiana ha sede invece il distretto dello Sportsystem di Montebelluna storicamente imperniato nelle produzioni di scarponi da sci e scarpe da trekking alpino con 2.700 unità produttive per circa 15 mila addetti. Se, peraltro, si considera la filiera dello Sportsystem nel suo complesso, anche nelle sue estensioni su tutta la provincia di Treviso e su quella di Belluno, si arriva ad un fatturato superiore ai 4,2 miliardi di euro, sempre con riferimento all’anno pre-Covid 2019”.
“Sono cifre che ci rendono orgogliosi, ma voglio sottolineare – puntualizza il presidente – che il successo è frutto di idee geniali di imprenditori e imprenditrici che hanno favorito accordi industriali, condiviso know how, creato collaborazioni nazionali e internazionali, creato indotto, favorito attività collaterali, creato un welfare e una responsabilità d’impresa, che favorisce le istituzioni nella governance dei territori. Parlo di una filiera unica al mondo e che rappresenta il valore d’eccellenza e che caratterizzerà lo svolgimento dei giochi olimpici e paralimpici”.
“Treviso e Belluno – evidenzia il prof. Franco Ascani, Membro CIO commissione Cultura e Presidente FICTS – rappresenta un felice connubio fra le bellezze della natura, l’intraprendenza imprenditoriale e il dinamismo delle amministrazioni del territorio, con lo sport nel ruolo di collettore. Una “summa” di eccellenze destinate a rappresentare al meglio il made in Italy sulla scena internazionale, grazie, soprattutto, al ruolo svolto nel progetto strategico di promozione dei territori e delle imprese dalla Camera di Commercio Treviso – Belluno | Dolomiti, diretta con lungimiranza di Mario Pozza”.
Cifre “da paura”: il 2% del PIL è costituito dallo sport e dal suo indotto, la voce di spesa per abbigliamento e calzature (6,7 mld €), seguita dalle spese vere e proprie per lo sport attivo (3,3 mld) e dal turismo sportivo (2,9 mld). Altri numeri impressionanti: ai Giochi di Tokyo 2020 un pubblico globale di 3 miliardi di persone. Le piattaforme digitali partner hanno generato 28 miliardi di visualizzazioni video in totale, con un aumento del 139% rispetto ai Giochi di Rio 2016.
“I Giochi Olimpici – continua Ascani – tra impianti, trasporti, villaggio olimpico, strutture commerciali e sanitarie, sono una gigantesca operazione di investimento sugli spazi urbani, sono una delle più efficaci piattaforme di marketing internazionale nel mondo. L’aumento dell’attività fisica è anche una parte importante dell’eredità creata dai Giochi Olimpici per i loro ospiti e per il Paese che li ospita. L’immagine di un Paese emerge con la legacy, con il dopo-Giochi: vivere lo sport intergenerazionale attraverso l’avventura Olimpica e Paralimpica, sfruttare i grandi eventi, lasciare un’eredità permanente come sostiene l’Agenda 2020+5 del CIO”.
“Lo sport è diventato fornitore di contenuti e di spettatori di interesse strategico per i Media e sempre più è fonte di riflessione sociale, scientifica, di costume e di introiti pubblicitari ed investimenti economici ad ampio respiro. Associare lo sport alla cultura e all’educazione – evidenzia il membro del CIO Ascani – significa riconoscere che lo sport gioca, oggi, un ruolo di sempre più crescente rilevanza nel processo educativo dei giovani, capace di influenzare lo sviluppo della coscienza collettiva di tolleranza e comprensione tra le diverse culture. L’obiettivo è di “far muovere di più” il Paese e “svegliare un’atleta che dorme dentro ogni cittadino“.
Lo sport da sempre coniuga valori universali – commenta il docente dell’ Università Ca’ Foscari Venezia School of Economics, prof. Alessandro Minello – che travalicano i confini disciplinari che uniscono nella competizione popoli differenti nel rispetto di regole condivise tra tutti. Se vogliamo, lo sport rappresenta la prima e più condivisa forma di globalizzazione nella storia. Lo sport genera continuamente conoscenza e nuovi saperi, meccanismi di relazione internazionale, linguaggi di comunicazione formali e informali, regole di fiducia, spesso unendo “gli opposti” in un processo di innovazione complessa. Ma l’ambiente dello sport nonché i suoi valori trovano applicazione e si nutrono delle culture e dei valori locali, si realizzano cioè sui territori, connettendoli e coinvolgendo appieno le comunità. In questo sta la grande forza dell’Olimpismo.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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