Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri: tra Salgareda e Ponte di Piave, sulle tracce dello scrittore Goffredo Parise

Goffredo Parise e la Casa sul Piave

Quello in corso è un finesettimana davvero particolare, specialmente per gli appassionati delle biografie dei personaggi noti della cultura: ieri e oggi sono infatti identificate come le Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri, un’iniziativa promossa dall’associazione nazionale Case della memoria, di cui Gianmarco Tognazzi è l’ambasciatore d’eccezione.

Si tratta dell’unica rete museale di case dedicate ai personaggi illustri a livello nazionale, che comprende piccole abitazioni, ville storiche, rifugi estivi, dove la storia si mescola al presente e si carica di suggestione: lo scopo palese è quello di “valorizzare la memoria del passato, per tramandarlo alle nuove generazioni”.

Un’iniziativa patrocinata dal Ministero della Cultura e da Icom Italia (network italiano di musei e professionisti museali), che mette in rete 95 case museo in 14 diverse regioni italiane, con l’obiettivo di valorizzare un patrimonio dal valore inestimabile.

Oltre al Museo Gypsotheca di Antonio Canova di Possagno, nella Marca trevigiana oggi resteranno aperte la Casa sul Piave “Goffredo Parise” di Salgareda e la Casa Museo “Goffredo Parise” a Ponte di Piave, ovvero le dimore del celebre scrittore nato a Vicenza nel 1929 e deceduto a Treviso nel 1986.

Nella Casa sul Piave Goffredo Parise di Salgareda, conosciuta come la “Casa delle fate”, il letterato visse dal 1970 al 1982 e proprio in quella dimora scrisse i suoi famosi “Sillabari“, oltre ad altri racconti. L’edificio è raggiungibile seguendo una strada sterrata, staccandosi dalla provinciale che porta a Jesolo.

Successivamente abitò in un appartamentino in Borgo Sottotreviso a Ponte di Piave, per poi aprire un nuovo capitolo della sua vicenda abitativa.

La Casa Museo “Goffredo Parise” a Ponte di Piave (nota anche come “Casa Rossa”) è la dimora in cui lo scrittore si stabilì dal 1984 (quando la sua salute era già molto precaria) fino al 1986, anno della sua scomparsa: lì sono conservati ancora intatti il mobilio, le suppellettili, gli oggetti e gli abiti dello scrittore. 

Oltre a ciò, resta una ricca collezione d’arte contemporanea legata alla frequentazione di Parise con gli artisti della scuola di piazza del Popolo. Rilevante anche l’archivio storico lì consultabile.

Lo stabile è diventato un centro di cultura dedicato allo scrittore: al piano superiore, oggi sede di una biblioteca, era collocato l’atelier artistico della compagna di Parise, Giosetta Fioroni, mentre in quello inferiore si trovavano lo spazio abitativo e lo studio dell’autore. Risale proprio al 1984, anno di insediamento in quella dimora, una lettera in cui Parise esprimeva contentezza per essersi trasferito in questa casa.

Casa che l’autore, consapevole della gravità del male che stava mettendo a repentaglio la sua salute, decise che fosse poi messa a servizio della comunità di Ponte di Piave, con la volontà di affidare la sua arte ai futuri fruitori della casa.

Lì nel giardino riposano le ceneri dello scrittore, sotto la copia di una scultura, che Parise stesso aveva indicato quale stele per la sua sepoltura.

Nel 1987 nacque l’associazione del Centro Studi dedicato alla figura di Goffredo Parise, composta da scrittori e amici del letterato. Una realtà ancora oggi impegnata nel valorizzare la figura dello scrittore.

(Foto: Wikipedia e Cultura Veneto).
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