“Allo scoccare della mezzanotte, quando il mondo dorme, l’India si sveglierà alla vita e alla libertà. È uno di quei momenti che accadono raramente nella storia, quando usciamo dal vecchio ed entriamo nel nuovo… l’India scopre nuovamente se stessa”: queste parole fanno parte del celebre discorso pronunciato nel 1947 dall’allora primo ministro Jawaharlal Nehru in occasione dell’indipendenza dell’India.
Oggi, giorno in cui in Italia si festeggia l’Assunzione della Vergine Maria al cielo, molti indiani residenti nel Belpaese ricordano il momento in cui la loro nazione ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito grazie all’entrata in vigore dell’Indian Independence Act il 15 agosto 1947.
Si tratta di una ricorrenza molto sentita dagli indiani e, prima dell’emergenza Covid-19, in tutto il Paese venivano organizzati grandi festeggiamenti, cerimonie, sfilate, eventi culturali e parate.
Anche nella Marca Trevigiana i cittadini originari del subcontinente indiano festeggiano con un pensiero all’India e al suo popolo provato dagli ultimi mesi di pandemia.
Al “Maa Durga Shakti Mandir” di Lutrano di Fontanelle, uno dei templi induisti più grandi della Provincia di Treviso, i festeggiamenti sono stati annunciati nella pagina social gestita dai fedeli indù ma gli indiani che vivono in Provincia di Treviso non sono necessariamente tutti induisti.
A Cavaso del Tomba, per esempio, è presente una comunità di indiani di fede cristiana, molto integrati in paese, ma non mancano i musulmani, i sikh e anche chi segue altre religioni o non si identifica in nessun credo.
“Auguro buon Ferragosto a tutta la cittadinanza – ha affermato il sindaco Gino Rugolo – e voglio rivolgere un particolare augurio agli amici della numerosa comunità indiana di Cavaso che, proprio il 15 agosto, festeggia la festa nazionale Indiana dell’Indipendenza dal colonialismo del Regno Unito, un percorso storico iniziato con le battaglie pacifiche di Gandhi”.
Non sono molti i locali che propongono cucina indiana in terra trevigiana e, oltre ai due ristoranti del capoluogo, il “Buddha” e il “Maharaja”, a Treviso è presente anche una rosticceria indiana, il “Taj Mahal” di via San Girolamo, per un pranzo o una cena meno impegnativi.
È stato chiuso definitivamente il Desh Restaurant & Kebab nell’area della stazione ferroviaria di Montebelluna mentre il ristorante Namaste di Viale Venezia a Conegliano è chiuso per ristrutturazione e riaprirà ad ottobre.
Secondo una recente statistica di Tuttitalia.it, pubblicata nel 2020, gli indiani residenti in Provincia di Treviso sono 2.506 e il Comune che vanta la maggior presenza di cittadini originari dell’India è Ormelle.
Rispetto ai Comuni seguiti da Qdpnews.it, è l’area del coneglianese ad avere il maggior numero di cittadini provenienti dall’India ma anche la Destra Piave, con Cornuda, Pederobba e Cavaso del Tomba, ospita diverse comunità indiane.
Il legame della Provincia di Treviso con l’India è testimoniato anche dalla presenza di alcune associazioni, come la Mummy&Daddy onlus di Caerano di San Marco, impegnate in progetti culturali o di assistenza alla popolazione locale.
Purtroppo, nell’ultimo periodo l’emergenza sanitaria ha impedito ai volontari di queste associazioni di recarsi nel subcontinente indiano ma non manca il sostegno a distanza e il pensiero per una nazione dalla grande storia e dagli infiniti contrasti.
(Foto: Facebook).
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