Podio tutto trevigiano per il “Premio Giuseppe Mazzotti Juniores”, premio cadetto dello storico riconoscimento Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” sostenuto da Montura e rivolto agli studenti degli istituti superiori di Triveneto, Slovenia e Croazia.
La 12esima edizione, che si è conclusa sabato 19 ottobre 2019 con la cerimonia a Palazzo dei Trecento a Treviso, ha sorriso nella sezione letteraria Michele Pieretti della classe IV C del liceo artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto con “I bagliori riflessi” (primo classificato) e Chiara Meneghetti, della classe V B dello stesso istituto con “Rondini a settembre” (terza classificata).
Nella sezione video invece Francesco Giacomo Bozzato della classe V H del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Treviso si è aggiudicato la medaglia d’argento con “Un bicchiere d’acqua”.
I ragazzi quest’anno hanno sviluppato in uno scritto o in un video il tema “Un viaggio non comincia con la partenza, ma molto prima” elaborandolo ciascuno secondo la propria sensibilità.
Così nella sezione letteraria hanno preso forma viaggi diversi e toccanti, come quello sofferto del migrante visto con gli occhi e le emozioni di Chiara Meneghetti, che ne ha saputo cogliere le attese, le paure e il dolore.
È un itinerario dell’anima anche quello raccontato da Michele Pieretti, che tratteggia i desideri di un anziano che lascia la montagna, unica casa che conosce, per realizzare il suo più grande desiderio, quello di vedere il mare.
Metaforici i percorsi scelti dai due vincitori della sezione video, con i Social Guys trentini al primo posto che hanno scelto l’efficacia di un linguaggio semplice per raccontare la ricerca di sé attraverso il rapporto con gli altri, pur nel trambusto che le l’adolescenza genera.
“Il Tempo con la t maiuscola” è invece il protagonista del lavoro surrealista presentato da Francesco Giacomo Bozzoni, che ha saputo rendere curiosa e stimolante la narrazione del rapporto di ciascuno di noi con lo scorrere della vita.
La cerimonia di premiazione di sabato è stata accompagnata dal talento musicale del Quartetto Palladiano, e dalla presenza di due testimonial d’eccezione: Gholam Najafi, scrittore afghano di 27 anni fuggito dal proprio paese quando ancora era minorenne e che oggi vive a Venezia, autore di due libri, “Il mio Afghanistan” e “Il tappeto Afghano” (Edizioni La Meridiana, 2019), e Giovanni Onore, frate marianista entomologo ed ecologo piemontese che ha compiuto un viaggio che è diventato scelta di vita, in Ecuador, dove coordina la Riserva Otonga, oltre duemila ettari di foresta primaria in Amazzonia che rappresentano una delle aree dalla biodiversità più elevata al mondo e presiede la Fundacion Otonga, che ha come obiettivo la salvaguardia del polmone verde sudamericano dalla deforestazione.
La cerimonia è stata come di consueto l’occasione per lanciare la nuova edizione 2019-2020, la 13esima il cui tema sarà l’artigiano nella sua originalità, unicità, creatività.
(Fonte e foto: Associazione Premio Mazzotti).
#Qdpnews.it