Anche l’Alta Marca Trevigiana piange l’avvocato e onorevole Dino De Poli (nella foto a sinistra con l’attuale presidente Luigi Garofalo), storico presidente di Fondazione Cassamarca e una delle figure più importanti per la crescita della Provincia di Treviso tra gli anni Novanta e gli anni Duemila.
De Poli, scomparso all’età di 90 anni, è stato presidente e fondatore di Fondazione Cassamarca dal 1992 al 2018 ed è ricordato da tutti per il suo spessore culturale e la sua grande lungimiranza.
Pensando a lui si ritorna indietro nel tempo negli anni degli investimenti per il restauro di edifici e di quartieri del Capoluogo della Marca Trevigiana ma non solo (dalla cittadella universitaria all’ex ospedale San Leonardo fino al teatro comunale e al trasferimento fuori dalle mura di Treviso di vari enti e uffici pubblici). Dino De Poli, nato a Treviso il 24 agosto del 1929, si è laureato in giurisprudenza, è diventato avvocato ed è entrato nella Democrazia Cristiana.
Nel 1968 è stato eletto deputato alla Camera e nel 1992 è stato nominato presidente di Fondazione Cassamarca.
“Dino De Poli ha sicuramente rappresentato un passaggio fondamentale nella storia della comunità trevigiana. Prima con Cassamarca e poi con la creazione della Fondazione omonima – ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. Con De Poli nella Marca si è inaugurato quello che lui stesso definiva “il nuovo corso dell’Umanesimo Latino” e gli va riconosciuto di aver investito sul polo universitario e sul recupero di siti culturali”.
“De Poli ha scritto una pagina fondamentale per quel che riguarda la formazione accademica – conclude il governatore Zaia – ma anche per tutto il settore della cultura. Basti ricordare il tema del Teatro Eden e del Teatro Comunale, restaurati dalla Fondazione sotto la sua guida. Infine, non è stata secondaria la sua grande attenzione ai fattori e ai contesti identitari e di tipicità del territorio”.
Un ricordo speciale arriva da Floriano Zambon, ex sindaco di Conegliano: “L’onorevole De Poli è stato una persona straordinaria e un vero visionario. Era bello parlare con lui perché, nonostante l’età, proiettava le sue considerazioni di 10, 20, 50 anni, sempre molto in là nel tempo. Ora non è facile vedere amministratori pubblici capaci di ragionare come lui. È sempre stato molto attento alla cultura e forse non tutto quello che ha fatto è stato percepito dalla gente come avrebbe meritato”.
“Con lui si parlava sempre di progetti per le nostre comunità e abbiamo fatto un bel percorso insieme – aggiunge Zambon -. Tra le tante cose mi piace ricordare la valorizzazione del Monte Grappa: se le strade di quell’area sono state ripristinate e rese accessibili alle persone, il merito va principalmente al suo impegno”.
“Ho nostalgia di quel periodo in cui avevi a che fare con politici non da “ordinaria amministrazione” – conclude – Ecco, l’onorevole De Poli non era un uomo dell’ordinaria amministrazione ma era una persona che aveva una chiara visione del futuro. Ci mancherà”.
“Con la scomparsa di Dino De Poli se ne va una figura fondamentale della storia recente di Treviso. Voglio esprimere tutto il mio cordoglio e la mia vicinanza ai familiari – commenta il consigliere regionale Andrea Zanoni -. Una persona dotata di grande intelligenza che aveva a cuore il territorio e la comunità. Da ricordare anzitutto il suo impegno per la cultura con il restauro dei teatri Eden e Comunale e gli investimenti nel polo universitario. Per la Marca è sicuramente una grave perdita”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook Fondazione Cassamarca).
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