Al termine di un’articolata attività di polizia giudiziaria condotta dal personale della 4^ Sezione – Attività di controllo della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, nell’ambito di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso che ha riguardato il settore della produzione e del commercio illecito di armi, gli agenti hanno sequestrato un considerevole quantitativo di armi da sparo di varia tipologia e calibro, nonché di parti essenziali di arma munite di contrassegni identificativi e destinate al commercio, in una nota azienda produttrice e distributrice di armi da fuoco della provincia di Treviso, operante sia sul territorio nazionale che all’estero.
L’azienda in argomento, gestita da qualche anno da un imprenditore milanese di circa 60 anni e avviata dopo aver ottenuto regolari autorizzazioni di Pubblica Sicurezza rilasciate da Prefettura e Questura, era stata abilitata alla fabbricazione, assemblaggio, riparazione, vendita e commercio di armi comuni da sparo e parti di esse.
A seguito delle perquisizioni effettuate dalla Questura di Treviso all’interno dello stabile industriale, è avvenuto il sequestro di diverse decine di armi da sparo di varia tipologia e calibro. Le perquisizioni, effettuate tra il territorio veneto ed alcune province lombarde, sin dalle prime ore del mattino hanno permesso, inoltre, di rinvenire e sequestrare a scopo cautelativo alcune centinaia di parti essenziali di armi (canne intercambiabili, carrelli, otturatori, tamburi, castelli e altro), pronte per essere assemblate e immesse sul mercato nazionale ed europeo.
Gli inquirenti ritengono di avere accertato diversi gravi reati in materia di armi, tra cui la gestione e messa in commercio di armi clandestine, l’omessa custodia di armi, l’irregolarità della tenuta dei registri di pubblica sicurezza (mancata compilazione per le movimentazioni di carico e scarico delle armi) il trasporto abusivo di armi e parti di esse senza il previsto avviso all’Autorità di Pubblica Sicurezza. Altri illeciti di natura penale accertati dalla Polizia riguardano gravi carenze riscontrate sull’efficienza e il funzionamento dei sistemi di sicurezza dello stabile adibito alla produzione delle armi. Ulteriori indagini penali e amministrative sono in corso per accertare la regolarità dei documenti presentati dal produttore per poter conseguire alcune delle citate Autorizzazioni di Pubblica Sicurezza.
Oltre alla denuncia penale del titolare dell’azienda, è stata disposta dalla Questura, in via cautelativa ed urgente, l’immediata chiusura dell’azienda attraverso la sospensione della licenza per la fabbricazione, l’assemblaggio, la vendita, il commercio e la riparazione di armi comuni da sparo e loro parti, con il contestuale ritiro cautelativo di tutte le abilitazioni e concessioni di Polizia in materia d’armi, di cui il proprietario ha sinora beneficiato.
(Fonte e foto: Questura di Treviso).
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