La Guardia di Finanza ha celebrato il 244esimo anniversario della sua fondazione, nuovo tassello di una storia plurisecolare che ha visto il Corpo interpretare al meglio il proprio ruolo di tutore della legalità, della libertà e della sicurezza economico-finanziaria, al servizio delle Istituzioni e dei cittadini.
Nella ricorrenza, anche in ambito locale, si è tenuta venerdì scorso una sobria cerimonia al complesso “Appiani”, ove hanno sede il Comando Provinciale ed i Reparti di Treviso, alla presenza del Prefetto, di parlamentari e delle massime autorità civili e militari. Nell’occasione, sono stati tributati riconoscimenti di carattere morale a Finanzieri che si sono particolarmente distinti in servizio.
Il comandante provinciale, il colonnello Alessandro Nicola Serena, ha sottolineato come la Guardia di Finanza persegua l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di un rapporto sempre più leale, costruttivo e collaborativo tra fisco e contribuente, rafforzando sul territorio un nuovo approccio nella lotta all’evasione, che persegua i soggetti fiscalmente pericolosi, i cui patrimoni sono espressione diretta di gravi reati tributari, frodi e abusi del diritto di carattere sovranazionale, ovvero di manovre e operazioni economico-finanziarie destinate a colpire i risparmiatori e le fasce più deboli. I percorsi intrapresi si fondano sul rilevamento delle contraddizioni tra le manifestate disponibilità finanziarie e lo spesso esiguo reddito dichiarato.
Anche quest’anno è stato confermato l’impegno della Guardia di Finanza di Treviso nella tutela della spesa pubblica e nella lotta ai fenomeni illeciti e di criminalità economico-finanziaria più gravi, diffusi e pericolosi per il sistema economico di una provincia che è tra le più importanti aree imprenditoriali del Paese.
“L’attività di istituto della Guardia di Finanza è connotata da una forte vocazione sociale, che mette al centro la persona, cui va assicurata la sicurezza e la legalità anche sul versante economico-finanziario, affinché possa dare il meglio di sé nell’interesse della comunità di cui è parte”, ha detto nel suo intervento il comandante provinciale di Treviso, sottolineando come deciso e sistematico sia l’impegno dei Reparti “dalla parte della gente, degli operatori onesti, a presidio della legalità e delle regole; esse sole consentono di superare prevaricazioni, di riconoscere il valore di chi merita, di contrastare le condotte illecite che impoveriscono i più a favore di chi viola le leggi”.
L’azione operativa, anche nella Marca, si è articolata attraverso la realizzazione di 48 Piani Operativi, diretti all’aggressione delle più dannose e pericolose manifestazioni di illegalità economico-finanziaria; lo sviluppo di 838 deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria e contabile, ed in gran parte già concluse; il controllo del territorio per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro, nonché il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti, cui si aggiunge il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.
Di seguito il consuntivo dettagliato dell’attività operativa condotta, attraverso i sette reparti dipendenti, dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Treviso nel corso del 2017 e nei primi cinque mesi del 2018.
Lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali.
Contro l’evasione e le frodi fiscali sono 652 gli interventi mirati, fra verifiche e controlli, svolti nei confronti di imprese e lavoratori autonomi preventivamente selezionati per l’elevato rischio di consistente evasione.
Contrasto alle insidiose frodi fiscali anche internazionali.
Tra i grandi evasori nei cui confronti si è indirizzata l’attività investigativa rientrano i soggetti che danno vita alle cd. frodi “carosello”. Tra le azioni più significative del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Treviso si segnala un servizio (l’Operazione “Prosit!”) che ha portato all’arresto di tre responsabili ed al recupero a tassazione di maggiori redditi per circa 140 milioni di euro e di Iva non versata per più di 25 milioni di euro. Nel comparto dei reati tributari, 254 sono state le attività investigative delegate dalle autorità giudiziarie, di cui 203 concluse. Denunciati 267 soggetti responsabili di reati fiscali (di cui dieci tratti in arresto): per la maggior parte si tratta di illeciti gravi come l’emissione di fatture false, la presentazione di dichiarazioni fraudolente e l’occultamento di documentazione contabili. Si segnala, in particolare, l’Operazione “Metal Connection”. Le Fiamme Gialle della Marca hanno sequestrato disponibilità patrimoniali e finanziarie per più di 2,1 milioni di euro, ed avanzato all’autorità giudiziaria proposte di sequestro per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 120 milioni di euro (si veda, tra le altre, l’Operazione “Dragone”).
L’economia “invisibile”.
Nell’ultimo anno e mezzo sono state scoperte 169 persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali), responsabili di aver evaso più di 17,2 milioni di euro di Iva. Nello stesso periodo sono stati verbalizzati 70 datori di lavoro per aver impiegato 372 lavoratori in “nero” o irregolari. Di particolare impatto è stata l’attività che ha disvelato un giro di manodopera abusivamente somministrata a varie imprese da una ditta di pulizie della Marca, che ha occultato al fisco quasi 4 milioni di euro di ricavi. Nel settore delle accise, i 52 interventi conclusi dalle Fiamme Gialle di Treviso hanno portato al sequestro di 100 chilogrammi di prodotti energetici e 38 litri di prodotti alcolici oggetto di frode.
Contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica, al bando corruzione e sprechi.
La corruzione è solo la punta dell’iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel settore pubblico, procurano danni all’erario: nell’ultimo anno e mezzo le Fiamme Gialle della Marca Trevigiana ne hanno individuate e denunciate all’Autorità Giudiziaria competente 66, responsabili di un danno erariale per complessivi 20 milioni di euro.
Le frodi al bilancio nazionale e comunitario, del “ticket sanitario” e delle prestazioni sociali agevolate.
A tutela dei principali flussi di spesa pubblica i finanzieri del comando provinciale di Treviso hanno eseguito 277 interventi e 34 attività delegate dall’autorità giudiziaria. I controlli mirati verso i “furbetti” del ticket hanno consentito di individuare irregolarità nel 95 per cento dei casi: in pratica, dalle 74 posizioni prese in esame, è emerso che 70 persone si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto. Altro settore particolarmente a rischio è quello delle assistenze domiciliari, dei pasti a domicilio, degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio, ad esempio, tutti aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali. I controlli svolti in tale ambito dalla Guardia di Finanza – polizia economico-finanziaria a forte vocazione sociale – mirano proprio a evitare che delle “prestazioni sociali agevolate” possa beneficiare chi non ne abbia diritto, a danno dei più bisognosi. I risultati ottenuti sono significativi: il 49 per cento dei controlli effettuati ha evidenziato irregolarità.
14 soggetti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per l’illecita percezione di erogazioni pubbliche nell’ambito della Operazione “48”.
Lotta alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, contrasto patrimoniale.
Le indagini patrimoniali contro le mafie, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato anche nella Provincia di Treviso alla confisca di beni e valori per oltre 600 mila euro, mentre le richieste di sequestro ammontano ad oltre 3,3 milioni di euro. Sono stati svolti 13 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome che hanno riguardato complessivamente 34 persone fisiche e 5 persone giuridiche.
Lotta al riciclaggio.
Il denaro illecitamente accumulato dalla criminalità organizzata, dagli evasori seriali, da corrotti, per poter essere “lavato” della sua provenienza “sporca”, deve essere riciclato in attività o in investimenti apparentemente “puliti”. Seguire i flussi finanziari diventa fondamentale in ogni tipologia di contrasto agli illeciti. La Guardia di Finanza di Treviso, nell’ultimo anno e mezzo, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria 17 soggetti per riciclaggio e autoriciclaggio riferito a 1,26 milioni di euro complessivi. I sequestri effettuati ammontano a 751 mila euro. La lotta al fenomeno del riciclaggio non si fa però solo con la repressione. 296 sono stati gli approfondimenti di segnalazioni di operazioni sospette. 239 sono state le attività di controllo svolte presso l’aeroporto “Canova” di Treviso, in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, ai fini della verifica del rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta; hanno permesso di riscontrare 196 violazioni sul trasporto di valuta in eccedenza rispetto al limite consentito, nonché di intercettare valori al seguito per complessivi 2,7 milioni di euro. Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari, finanziari e di borsa sono stati denunciati 132 soggetti e accertate distrazioni di patrimoni per un valore di oltre 41 milioni di euro.
Il mercato del “falso”
Efficace è stata anche l’azione di contrasto alla contraffazione ed a tutela del made in Italy. Oltre 162 mila articoli sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle trevigiane nell’ultimo anno e mezzo, tra quelli propriamente contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy, quelli non sicuri ed i prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità. In questo settore, i Reparti operativi hanno eseguito 82 interventi, sviluppando altresì 31 deleghe dell’Autorità giudiziaria. La contraffazione non risparmia alcun settore: nelle indagini sulle falsificazioni monetarie e degli altri mezzi di pagamento, 26 sono le denunce della Guardia di Finanza di Treviso, che ha sequestrato valuta per oltre 3,5 mila euro.
Controllo del territorio e contrasto ai traffici illeciti.
Non tende sicuramente a rallentare l’azione a contrasto dei traffici di droga. Con il tempo diventano semmai più efficaci i modi ed i mezzi usati per combatterli. In tale contesto ammontano ad oltre 3,1 chilogrammi le sostanze stupefacenti sequestrate. 22 i soggetti denunciati, 5 dei quali tratti in arresto, e 99 quelli segnalati alle Prefetture competenti. Nel settore del contrasto al contrabbando delle sigarette sono stati sequestrati 3 chilogrammi di tabacco. Tra i risultati più significativi del periodo in esame vanno, inoltre, annoverati gli esiti della Operazione “Fake Code”, che ha portato al sequestro di aziende ed all’esecuzione di numerose interdittive per traffico illecito di rifiuti. Il controllo economico del territorio, anche con i piani straordinari calibrati in ragione delle peculiarità della circoscrizione di servizio, contribuisce al presidio di strade, aree urbane e aeroporti, per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro nonché per la prevenzione ed il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.
(Fonte e foto: Guardia di Finanza).
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