I primi bandi del Pnrr del Ministro delle politiche agricole portano in Veneto 178.205.365 euro

Salvatore Feletti, presidente Cia Treviso
Salvatore Feletti, presidente Cia Treviso

Le 62.251 aziende agricole venete potranno autoprodurre energia da fonti rinnovabili utilizzando i propri fabbricati grazie ad un finanziamento a fondo perduto, riconducibile al PNRR, che copre fino all’80% della spesa (con una dotazione di circa 700 milioni di euro a livello nazionale).

La misura è stata presentata ieri sera in occasione del convegno“Strumenti e opportunità del PNRR per la sostenibilità in agricoltura”, a cura di Cia Veneto, che si è tenuto in Villa Giovannina a Villorba.

“Sono previste delle maggiorazioni a favore delle piccole e medie imprese e per le aree svantaggiate, con la possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza il vincolo dell’autoconsumo – ha spiegato il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini – Quest’ultima, peraltro, è sempre stata una battaglia portata avanti dalla Confederazione”.

Rispetto al precedente provvedimento la percentuale finanziabile è stata raddoppiata. Con la novità, appunto, dell’autoconsumo condiviso. “Si tratta di un grande passo che va nella direzione della sostenibilità del comparto – ha aggiunto Passarini – E, nel contempo, è anche un’occasione per abbassare le spese di produzione e di crescita in termini di competitività”.

Alla tavola rotonda è intervenuto pure Marco Lupo, direttore Unità di Mission per il PNRR del Ministero dell’Agricoltura, il quale ha illustrato i fondi messi a disposizione per il primario in Veneto.

Nello specifico, i primi bandi hanno finanziato 834 progetti, per un importo complessivo di 58.686.760 euro, per ridurre al minimo il consumo energetico delle attività agroalimentari, migliorandone la produttività e sostenendone la crescita; 62.100.943 euro per incrementare l’efficienza degli agrosistemi irrigui, favorendone la resilienza ai cambiamenti climatici estremi; 24.779.436 euro per ammodernare i mezzi agricoli e 915.226 euro per la riqualificazione dei frantoi.

Da ultimo, 31.723.000 euro per lo sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

“Si tratta di opportunità imperdibili, che non torneranno più”, ha precisato lo stesso direttore Lupo. Presente anche Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura e commissario straordinario all’emergenza idrica: “Il futuro sostenibile della filiera passa anche attraverso un sistema di approvvigionamento idrico efficiente, oltre che per l’agricoltura di precisione, che da un decennio sperimentiamo a Veneto Agricoltura: in altri termini, non va sprecata nemmeno una goccia d’acqua”.

Fra i primi interventi messi in campo, ha annunciato il commissario, “a luglio inizierà la manutenzione degli invasi di montagna: a cascata, ne beneficerà pure l’agricoltura di pianura”. Infine, Salvatore Feletti, presidente Cia Treviso: “Agli agricoltori diciamo sempre che non possiamo pagare le bollette delle imprese. Tuttavia, siamo tenuti a fornire loro tutte quelle informazioni utili per portare avanti le attività, di modo che via sia una giusta redditività.

Il commento di Costantino Moret, responsabile commerciale Banca Prealpi SanBiagio


(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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