I Vigili del fuoco salvano dalle fiamme la Sacra Famiglia. Il presepio del comando provinciale ispirato all’emergenza degli incendi boschivi causati dalla siccità

La notte di Natale l’incendio di un bosco lambisce la capanna dove la Sacra Famiglia si è fermata per la nascita di Gesù. Le fiamme rischiano di arrivare fino alla mangiatoia, in cui Maria e Giuseppe hanno posato il Bambinello a riposare. Ma prontamente arrivano i pompieri a spegnere il fuoco e il Natale è salvo. Questo è il soggetto del grande presepio (3 metri per 3,50) che i Vigili del fuoco hanno realizzato nella sede del comando provinciale di via Santa Barbara a Treviso.

Per il nono anno consecutivo i pompieri trevigiani hanno costruito la rappresentazione della Natività (qui l’articolo), con cura certosina dei dettagli, calando nello scenario natalizio un tema, che ogni anno è diverso, ispirato alle emergenze affrontate nell’operatività quotidiana.

“Un anno abbiamo ricostruito un contesto riguardante il terremoto, un’altra volta il tema è stato quello dell’alluvione. Visto che le condizioni metereologiche del 2022 sono state caratterizzate principalmente dalla lunga siccità e dal gran caldo, che hanno favorito molti incendi boschivi, abbiamo deciso di rappresentare nel nostro presepe questi eventi”, ha spiegato il vicecomandante Giuseppe Quinto, presentando la “creazione” natalizia dei Vigili del fuoco, inserita nel circuito “La via dei presepi” di Treviso, illustrato oggi nella sede comunale di Palazzo Rinaldi dagli assessori Lavinia Colonna Preti (cultura e turismo) e Silvia Nizzetto (servizi scolastici). Il progetto del presepio dei pompieri è stato ideato da Enrico Pavan, che ha coordinato il lavoro manuale dei colleghi, portato avanti soprattutto durante i momenti di pausa tra un intervento e un altro. C’è chi ha messo a disposizione la propria abilità di elettricista, idraulico e falegname per allestire il presepio, inaugurato il 2 dicembre alla presenza del vescovo Michele Tomasi.

Le case, il borgo e l’intera ambientazione sono stati realizzati a mano dai vigili del fuoco trevigiani. L’unico apporto esterno è stato quello dei famosi artisti del presepe partenopeo. “Le statuine dei pompieri le abbiamo fatte fare dagli artigiani di Napoli, con indosso le divise risalenti all’inizio del Novecento” racconta Enrico Pavan, che ha collocato accanto ai soccorritori il modellino della pompa manuale usata oltre un secolo fa, montata su un carrettino. L’effetto del fuoco che brucia nel bosco è stato ricreato con un efficace gioco di luci e di lampade. Tutto intorno ferve la vita in miniatura del borgo in cui nasce Gesù, con i pastori e le pastorelle, le pecore, il fornaio, la chiesa, l’asino, il bue eccetera. Il messaggio offerto a chi guarda è chiaro: i Vigili del fuoco corrono in soccorso della Natività, l’obiettivo è la salvaguardia delle persone e della Sacra Famiglia, ma anche degli animali e delle altre cose presenti nel borgo. Il presepio del comando provinciale è visitabile tutti i giorni fino al 31 gennaio, dalle 14 alle 19.30. Accanto è stata collocata una cassetta in cui i visitatori possono lasciare delle offerte libere, che saranno devolute all’Oasi di pediatria – Per Mio Figlio associazione onlus dell’ospedale Ca’ Foncello.

Il circuito “La Via dei Presepi” comprende anche i presepi monumentali (di cui alcuni realizzati dal maestro napoletano Christian Apreda) e da scoprire nelle chiese cittadine, dal 26 dicembre al 10 gennaio (ogni giorno con orario 9-12 e 15.30-18.30): il Duomo, il Battistero, Santa Maria Maddalena, nel giardino di Santa Maria Maggiore, San Francesco (ispirato agli 800  anni del Natale di Greccio 1223-2023), Sant’Andrea, Sant’Agnese e San Paolo Apostolo, con le statue in gesso e creta collocate tra gli scorci tipici della città di Treviso.

Inoltre altre Natività sono da ammirare a Ponte Dante, tra le acque di Sile e Cagnan, e al museo etnografico Case Piavone in via Cal di Breda, all’ingresso del parco dello Storga, per iniziativa del Gruppo Folcloristico Trevigiano, che organizza la mostra con le opere di artigiani e appassionati “presepisti” di tutta la provincia. Un presepe costituito da 20 totem in legno e 7 sagome raffiguranti i personaggi che frequentano il borgo sono stati collocati nel Chiostro dei Grano dell’Israa, a cura dell’istituto case di ricovero e del Gruppo Anziani Treviso. Infine nell’atrio di Ca’ Sugana, sede municipale, sono ospitati, accanto alla riproduzione monumentale della Natività firmata da Christian Apreda, i piccoli presepi creati in classe, con gli insegnanti, dagli scolari degli istituti comprensivi della città, iniziativa promossa dall’assessorato all’Istruzione.

(Foto: Vigili del fuoco Treviso).
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