Rinnovo ai vertici delle Acli di Treviso ieri sera al Congresso provinciale che si è celebrato in forma inevitabilmente “ristretta” per il rispetto delle normative a tutela della salute in questo tempo di pandemia.
Laura Vacilotto, presidente uscente, ha dichiarato: “Abbiamo tirato le fila di questi ultimi quattro anni di mandato che terminano con un anno, il 2020, tra i più complessi eppure significativi perché ci ha fatto capire che di Acli c’è ancora bisogno”.
Inclusione, lavoro dignitoso, giovani, nuovi orizzonti di mondialità. Sono tra le principali parole che Vacilotto ha usato per sintetizzare i suoi quattro anni di mandato nella relazione presentata al Congresso Acli di ieri sera. L’evento ha coinvolto 80 delegati da tutta la provincia, designati nei 23 Circoli che hanno tesserato quest’anno oltre 5.000 soci.
“Continuo a ritenere che gli enti del terzo settore, e tra essi le Acli, ricoprano un ruolo strategico, non marginale e accessorio, per la vita delle nostre comunità – ha continuato -. Il Covid-19 ce lo ha ricordato con una certa forza: cii è stato imposto un distanziamento sociale e il divieto assoluto di aggregare persone; l’esatto contrario di ciò che dovrebbe fare un’associazione di promozione sociale, però questo non ci ha impedito di mantenere vivi i legami, le relazioni, inventandoci strade nuove o impratichendoci nell’utilizzo di più o meno nuove tecnologie”.
Da cosa ripartire dunque? Dai progetti di inclusione sociale e lavorativa, dalla valorizzazione delle reti territoriali, dalla cooperazione, dalla promozione del benessere per la vita delle nostre comunità, dall’impegno quotidiano per garantire a tutti un lavoro dignitoso “perché lavorare non è esclusivamente un’attività necessaria al sostentamento di se stessi e dei propri cari, il lavoro è espressione di sé, dei proprio valori, dei propri obiettivi, è la speranza di contribuire a creare qualcosa di migliore”.
Un passaggio poi è stato dedicato al tema delle migrazioni, da sempre particolarmente caro alla presidente uscente “perché è un tema trasversale che tocca diversi aspetti della vita dell’individuo e della società. Interessa l’essere umano, l’accoglienza dell’altro, il riconoscimento, la relazione, la prossimità. E su di esso si giocano i diritti fondamentali dell’individuo”.
Infine, l’invito a “lasciare spazio alle giovani menti”: non è rottamazione, ma un appello lungimirante ad accogliere le nuove generazioni.
Durante il Congresso è stato anche lanciato il 1 Concorso a premi “Il lavoro n/mobilita l’uomo” in memoria di Gian Paolo Dal Maschio, storico volontario e amico che alle Acli ha donato tempo, impegno, passione e affetto, il bando con tutti i dettagli è disponibile sul sito www.aclitreviso.it.
Durante il congresso provinciale è stato nominato il nuovo consiglio che resterà in carica fino al 2024 e che nella prima seduta, da convocare per regolamento entro 10 giorni, provvederà ad eleggere il nuovo presidente provinciale.
Il Consiglio sarà dunque così composto: Aldo Agostinacchio, Franco Bernardi, Samantha Berton, Matteo Bosa, Claudia Ceron, Andrea Citron, Remigio Favore. Andrea Flora, Silvia Illuminati, Davide Magagnini, Tiziano Mazzer, Alessandro Pierobon, Claudia Rossi, Laura Vacilotto, Mauro Cella, Gianpiero De Bortoli, Lino Gallina, Antonella Steffan, Francesco Tarantolo, Nicola Ziliotto.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Acli Treviso).
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