Il campione paralimpico di spada Matteo Dei Rossi: “La disabilità? È come una caduta da cavallo, e la scherma aiuta a rimontare in sella alla vita”

Per Matteo Dei Rossi, classe 1995 di Spinea, il concetto di “limite” non è contemplato. Neanche se prende la forma di una disabilità fisica, come quella che si porta dietro dalla nascita, quando subì una paralisi ostetrica al braccio destro. Nella vita il suo mix di talento e tenacia lo hanno portato lontano, fino a conquistare, nel 2022, il titolo di campione europeo di sciabola a squadre.

Intervista a Matteo Dei Rossi – Video di Monica Ghizzo

Dopo aver mosso i primi passi nel mondo della scherma nella sua città natale, Dei Rossi oggi si allena alla “Scherma Treviso Ettore Geslao” con il maestro Davide Cenedese, affinando tecnica e velocità.

“Mi sono avvicinato alla disciplina quando avevo 8 anni – racconta – , quindi relativamente tardi per il mondo della scherma dove si inizia di solito a 4-5 anni. Ho iniziato come atleta olimpico, poi nel 2012 sono passato ad essere paralimpico a causa del mio problema al braccio”. 

“Dopo un esordio di discreto successo a Budapest per la gara di Coppa del mondo, è arrivata la vittoria agli Europei di Varsavia, lo scorso anno, ottenuta lottando con le unghie e con i denti contro nazionali forti come l’Ucraina e l’Ungheria. Quei momenti – spiega l’atleta veneziano – sono scolpiti nelle mente. Ricordo l’abbraccio e le urla di gioia dei compagni di squadra e dei commissari tecnici”. 

Ora Matteo dei Rossi guarda avanti, “senza montarsi la testa” però, perché la voglia di vincere è ancora tanta: “Dopo aver provato a Rio e Tokyo, ora sto lavorando per qualificarmi alle Olimpiadi di Parigi”.  

Campione di scherma e pilota d’aerei 

“Ogni disabilità è diversa – prosegue Matteo Dei Rossi -, c’è che ci convive dalla nascita, come me, e chi deve affrontarla in seguito, a causa di una malattia o di un incidente. Di conseguenza cambia il modo in cui ciascun individuo l’approccia. Io vedo la disabilità come una caduta da cavallo: che si tratti di una menomazione, un’amputazione o di paraplegia, bisogna trovare il coraggio di rimontare in sella alla vita. Per me lo sport, e la scherma in particolare, è stata una grande alleata per riuscirci”.

“La scherma è uno sport per tutti, che non fa distinzioni di età e tanto meno dei livelli di disabilità fisica. La sfida è con sé stessi, a livello mentale”.  Matteo di recente ha segnato un altro traguardo di vita importante ottenendo il brevetto da pilota per aerei da diporto. Quella del volo, dopo la scherma, è un’altra grande passione che Matteo coltivata fin da bambino, in questo caso grazie al padre.

Le lezioni con il maestro Davide Cenedese

In ambito paralimpico Matteo Dei Rossi è la punta di diamante del vivaio di Scherma Treviso dove il campione europeo si allena nella spada con il maestro Davide Cenedese

“La scherma paralimpica è un percorso di crescita reciproca – sottolinea il maestro Cendese – è un arricchimento tanto per l’atleta quanto per il maestro. Per me allenare Matteo è stata una novità, nonché una fonte di continue soddisfazioni, personali e professionali”. 

“Dal punto di vista tecnico cambiano alcuni aspetti rispetto agli atleti normodotati – spiega Cenedese – , si lavora sulla carrozzina, le distanze sono più corte e i tempi sono più ristretti, quindi è una scherma molto intensa e combattiva. Le azioni schermistiche per il resto rimangono quelle: parate, risposte, finte, attacchi e difese”. 

“Confermo quanto ha detto Matteo: la scherma è uno sport per tutti che si può pratiche ad ogni età. La scherma paralimpica, in particolare, negli ultimi anni ha visto una bella evoluzione avvicinando un numero crescente di atleti che hanno portato l’Italia ai massimi livelli nelle competizioni internazionali”. 

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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