Il Collegio Pio X accanto ai suoi studenti atleti

Marco Baldi

Il Collegio vescovile Pio X accompagna i suoi studenti atleti in un percorso fatto di attenzione per la formazione scolastica e per le loro esigenze di sportivi agonisti.

Lo ha ribadito anche nei giorni scorsi, in due giornate dedicate allo sport, organizzate dal Dipartimento di Scienze motorie delle Scuole superiori che, con i professori Luana De Rossi, Monica Moretto e Simone Lazzarato, cura ogni giorno l’attenzione agli atleti della scuola e coordina i progetti dei Licei e dell’Istituto tecnico in Amministrazione, Finanza e Marketing.

La scuola accoglie tanti atleti agonisti che si stanno affermando in campo nazionale e internazionale in numerosi sport diversi, dall’arrampicata al nuoto, dal tennis al calcio e fino alla danza e al basket, e poi, pallavolisti, rugbisti, lottatori e sciatori.

Alcuni di loro hanno condiviso con i coetanei le loro storie di successo, costanza e determinazione, come ad esempio Francesco Trevisan, 16 anni, al terzo anno di Liceo classico, studente eccellente e calciatore nella società professionista del Padova. Gioca in C nella squadra under 17: “La scuola mi ha fatto un permesso speciale per uscire tutti i giorni 20 minuti prima – ha raccontato -. Vado ad Abano in treno per gli allenamenti, mi alleno 2 ore e poi torno a casa, sempre in treno, arrivo alle 20, dalle 20.30 alle 21 e 30 faccio allenamento pesi, poi studio. Ci vuole forza di volontà, ma sono cinque anni che tengo questi ritmi, lo faccio con piacere, per coltivare le mie passioni, e il sabato pomeriggio trovo anche il tempo per uscire un paio d’ore con gli amici”.

Oppure Francesco Ceolin, al terzo anno di Liceo scientifico delle scienze applicate, campione del nuoto a Stile libero, chiamato a gareggiare con la nazionale giovanile: “Faccio allenamento 3 ore al giorno, in più ci sono due giorni a settimana in cui mi alleno mattina e sera e, dunque, ho il permesso per entrare un’ora dopo a scuola. Non sento il peso della cosa, ho iniziato in seconda media con questi ritmi, ma ho sempre trovato il tempo anche per studiare e per dedicarmi alla mia passione, l’informatica”.

Gli studenti del Collegio hanno anche potuto scoprire la storia di Marco Baldi, figura di spicco della pallacanestro italiana, sia come giocatore, che come dirigente sportivo e talent scout in Europa per i Washington Wizards, della NBA. Baldi, a 16 anni, fu uno dei primi atleti italiani ad andare a giocare negli Stati Uniti, dove, dopo il successo alle scuole superiori, studiò con una borsa di studio sportiva alla “St. John’s University” a New York: “Sono arrivato che non sapevo neanche l’inglese, ma in un mese mi sono messo in pari, ho avuto la fortuna di incontrare giocatori e allenatori di altissimo livello, a New York il campo di casa era il Madison Square Garden, un’emozione indicibile, ma all’Università non si andava avanti per i soli meriti sportivi, bisognava studiare e mantenere la media alta, ci allenavamo tutti i giorni, ma è una cosa che si può fare, così mi sono laureato in Economia e Finanza e ho continuato la mia carriera nel mondo del basket”.

Da qui il messaggio che il campione ha voluto portare agli studenti: “Studiare e fare sport ad alto livello si può, ci vuole organizzazione, determinazione, e trovare le persone giuste che sappiano sostenerti”.

E gli atleti del Collegio Pio X hanno la fortuna di essere seguiti e supportati dai docenti e professionisti della scuola, che ha organizzato anche un incontro con la farmacista, biologa e nutrizionista Silvia Siega, che ha parlato di alimentazione e integrazione sportiva, nonché dell’importanza di una nutrizione sana ed equilibrata per gli adolescenti.

La scuola, nel contesto della promozione dello sport, organizza anche un corso di autodifesa e il torneo di pallavolo.

(Autore: Dplay)
(Foto: Collegio Pio X Treviso)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts