Il pane artigianale protagonista a “Gusti di Marca” con gli allievi del Lepido Rocco: “Per farlo a casa? Occhio all’umidità”

Il pane artigianale protagonista a "Gusti di Marca" con gli allievi del Lepido Rocco
Il pane artigianale protagonista a “Gusti di Marca” con gli allievi del Lepido Rocco

Si è conclusa domenica la seconda edizione di Gusti di Marca, la tre giorni dedicata alle eccellenze agroalimentari del trevigiano promossa da Confartigianato. 

Da venerdì fino a domenica sera, piazza dei Signori si è trasformata in una vetrina dei sapori grazie al coinvolgimento di diverse aziende artigiane locali fra birrifici, panifici, aziende casearie, salumerie e distillerie che nei rispettivi stand espositivi hanno potuto far assaggiare i proprio prodotti a tanti curiosi e turisti in visita in città. 

All’inaugurazione dell’evento erano presenti anche il vicesindaco uscente di Treviso Andrea De Checchi, il presidente della Provincia Stefano Marcon, l’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner Loris Balliana, vicepresidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana. 

Anche quest’anno, oltre alle aziende artigiane locali, a farla da protagonista è stata la scuola di formazione professionale Lepido Rocco. Gli alunni delle classi seconda e terza dell’Istituto di Lancenigo di Villorba si sono cimentati nella lavorazione dal vivo di pane e dolci sotto la guida del docente di panificazione Alex Poloni. 

“A Gusti di Marca portiamo letteralmente il pane e la pasticceria in piazza – spiega il docente della Lepido Rocco -. Si tratta di un momento altamente formativo per i ragazzi che hanno l’occasione di rapportarsi con il pubblico anche in lingua straniera. Allo stesso tempo questa vetrina vuole dare una dimostrazione dell’importanza dell’attività formativa della scuola nell’avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro attraverso stage sia in Italia che all’estero. Gli studenti infatti, durante il periodo estivo, hanno la possibilità di intraprendere un’esperienza in diversi paesi europei”.

“Questi ragazzi svolgono un’attività sempre più preziosa  – sottolinea Poloni – in un momento in cui si riscontra una carenza di lavoro artigianale e una grande ricerca da parte delle aziende. Le classi terze ora si stanno preparando per affrontare l’esame finale di qualifica, tuttavia la Lepido Rocco prevede anche un quarto anno, e si sta valutando la possibilità di allungare il percorso ulteriormente fino al quinto anno”. 

Per un buon pane fatto in casa? Occhio all’umidità e all’impasto 

“Il pane è vita, è un qualcosa di vivo e prepararlo è un processo che ha qualcosa di magico – prosegue il docente – . Quando lo facciamo a scuola invito i miei studenti a stare per qualche minuto in silenzio, solo per ascoltare lo scricchiolio delle pagnotte che trasudano. Il pane è il frutto di due componenti: tecnica e creatività. Si può ‘giocare’ variando le farine, ma anche creare delle composizioni artistiche, come cesti speciali di pane e fiori”. 

“Qualche consiglio per chi desidera prepararlo a casa? Non avendo le attrezzature speciali di levitazione, una delle accortezze da vere in casa è sicuramente l’umidità, quella necessaria al pane per lievitare bene – spiega Poloni – . Basta ad esempio preriscaldare un po’ d’acqua in forno prima di infornare, oppure spruzzarne un po’ sulla superficie del pane in modo che cresca anche in forno con il vapore”. 

“Un’altra cosa importante da tenere a mente riguarda l’impastamento che può dirsi ben riuscito quando si forma la cosiddetta maglia glutinica, un reticolo proteico che si forma grazie all’acqua e alla forza delle mani o a quella meccanica”. 

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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