Oltre al pericolo incendi, la mancanza di piogge di questi ultimi mesi ha messo in seria difficoltà anche i corsi d’acqua del Veneto, nei quali molte specie ittiche rischiano di morire.
Mercoledì le Guardie Giurate Volontarie Ittiche del Comitato Provinciale Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) di Treviso hanno salvato centinaia di pesci destinati a morire per mancanza d’acqua nella zona di Salettuol di Maserada sul Piave: trote marmorate, fario, cavedani, lucci, persici, lamprede e una quantità incredibile di altri piccoli pesci.
“Ogni anno quella zona va in sofferenza idrica perché le acque vengono deviate per effettuare le irrigazioni – spiega Tommaso Cappuccio, coordinatore delle Guardie Volontarie Ittiche – Mercoledì abbiamo salvato una decina di specie di pesci, per 450 chili abbondanti, che abbiamo portato nel vicino canale Piavesella. Continuano ad arrivarci lamentele, segnalazioni e telefonate di pescatori e altri cittadini che ci descrivono situazioni molto difficili”.
“Non avevo mai visto una siccità così a marzo – continua – Ogni anno a febbraio ci sono le asciutte programmate per pulire i canali consortili ma poi la situazione si stabilizza fino a metà maggio/giugno. Le istituzioni dovrebbero essere più flessibili in questa emergenza e poi ci vogliono i mezzi per effettuare operazioni come quella che abbiamo svolto. Ho visto agenti della Polizia provinciale lavorare anche al di fuori dell’orario di lavoro e nell’ultimo intervento abbiamo messo anche i nostri mezzi”.
“Mancano risorse e mezzi adeguati ad operare in modo efficace sul territorio – conclude – Serve anche un coordinamento più significativo e un impegno maggiore da parte delle autorità competenti. Operiamo in tutta la provincia di Treviso e il nostro gruppo si occupa anche dell’attività di antibracconaggio per una vera e propria azione di vigilanza ittica”.
(Foto: Comitato Provinciale Fipsas di Treviso).
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