“Ciao Topone“: un saluto commosso quello che questa mattina è stato rivolto ai jet Amx decollati per l’ultima volta dalla base d’Istrana. Entrato in linea nel 1989, il Topone, così come viene affettuosamente chiamato dai piloti e da tutto il personale dell’Aereonautica Militare è stato il velivolo aero-tattico più utilizzato nelle operazioni fuori dai confini nazionali.
Quasi diecimila le persone che hanno assistito alla cerimonia di congedo di uno dei velivoli simbolo della nostra aviazione: presenti anche Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, il ministro della giustizia Carlo Nordio, numerosi sindaci della Marca e autorità civili e militari.
A fare gli onori di casa il Colonnello Emanuele Chiadroni comandante del 51° stormo di Istrana, che su questi aerei ha iniziato la propria carriera da pilota. Questa mattina per una ventina di minuti Chiadroni ha pilotato per l’ultima volta il “suo” Topone solcando i cieli della Marca. In volo anche il generale Luca Goretti in una “parata” che ha entusiasmato il pubblico presente.
“Per chi come me ha volato su questo velivolo per oltre dodici anni – commenta Chiadroni – è un giorno che ci porteremo sempre nel cuore. Ci ha dato la consapevolezza che l’Aereonautica Militare ha raggiunto un livello di prontezza e di efficienza nel pieno standard della Nato”.
Il “Topone” ha avuto comunque un inizio di carriera abbastanza “incerto“, ma si è rilevato poi essere un velivolo particolarmente flessibile sul quale è stato facile fare degli aggiornamenti che hanno permesso di poter cambiare la sua bionica e svolgere missioni importanti al pari degli altri assetti stranieri.
“Le sue caratteristiche iniziali, quando entrò in servizio 35 anni fa, potevano far pensare a un piccolo e brutto anatroccolo – ha aggiunto Chiadroni – ma grazie agli aggiornamenti si sono dimostrati un preziosissimo caccia in forza all’aereonautica Militare”.
Assegnato all’Aeronautica Militare nel 1989, proprio al 103° gruppo volo di Istrana, il velivolo AMX ha operato in diversi teatri operativi, tra cui Balcani, Libia, Afghanistan e Iraq, passando dai climi gelidi della Norvegia e del Canada alla sabbia del Kuwait.
Importante anche il contributo in campo nazionale, dove è stato utilizzato anche in preziose missioni di ricognizione fotografica nell’ambito del supporto fornito dalla difesa in casi di emergenze e pubbliche calamità, quali ad esempio terremoti e alluvioni, o anche a supporto di operazioni di contrasto ad attività illecite sul territorio.
“Oggi salutiamo un velivolo che ha fatto la storia dell”Aeronautica Militare – ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Luca Goretti – Per noi un aeroplano non è un semplice pezzo di ferro, è parte della famiglia. Dietro questo aereo c’è un mondo sommerso di gioie e dolori, di emozioni, di persone che lo hanno gestito, manutenuto, lo hanno portato in volo. Il pensiero va a chi tra loro non è più con noi consentendo di raggiungere risultati e mantenere standard operativi straordinari”.
(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it
