Incendio a Longarone, anche nella Marca preoccupazione per il livello delle polveri sottili: “Limitare le attività all’aperto e tenere chiuse le finestre”

“Il vasto incendio e il cambio di direzione dei venti in nottata hanno creato una situazione pessima per la qualità della nostra aria. Il picco, alle ore 6, ora sembra stia migliorando e confidiamo che prosegua”: con questo post diffuso in mattinata sui social Claudio Toppan, vicesindaco di Conegliano che tra le sue deleghe conta anche ambiente e paesaggio, non ha nascosto la propria preoccupazione per lo stato dell’aria a seguito del rogo tuttora in corso nell’area di Longarone (vedi articolo).

A partire dalla mattinata di oggi, infatti, nell’aria si è percepito distintamente un forte odore di fumo, accompagnato a una leggera foschia un po’ su tutta l’Alta Marca Trevigiana, tanto che sui vari gruppi social la popolazione si è interrogata su quale potesse essere la fonte di tale odore, mentre sono state registrate numerose chiamate al comando di Polizia locale di Vittorio Veneto.

I grafici dell’Arpav sul livello delle polveri sottili, soltanto nell’area coneglianese, mostrano, ad esempio, un’impennata dei valori, specialmente nella fascia oraria tra le 4 e le 7 di stamane. Successivamente c’è stato un lieve calo, anche se i valori persistono nel rimanere ben al di sopra della media del periodo precedente.

Nel frattempo sono al lavoro due squadre dei dipartimenti Arpav di Belluno e Treviso, che sul posto stanno facendo tutti i campionamenti dell’aria nei centri abitati, per capire il livello effettivo del danno. Il servizio meteorologico, da parte sua, sta verificando la direzione delle correnti d’aria.

Intanto l’Ulss 1 Dolomiti ha raccomandato di limitare per oggi le attività all’aperto, ma anche l’Ulss 2 ha fornito delle indicazioni alla popolazione, come riportato tra gli altri dal sindaco di Treviso Mario Conte: “Nella notte si è sviluppato un vasto incendio nel Bellunese, con notevole propagazione di fumo e conseguente innalzamento dei livelli di pm10. In accordo con l’Ulss 2 Marca trevigiana, si consiglia di limitare le attività all’aperto, tenere chiuse le finestre e lavare in modo abbondante la verdura“.

Una circolare dell’Ulss 2 rivolta ai sindaci e diffusa anche nelle scuole raccomanda di limitare le attività all’aperto “specie per i bambini”. L’azienda sanitaria anticipa inoltre che “in base ai successivi monitoraggi ed aggiornamenti da parte di Arpav saranno, se del caso, fornite successive indicazioni in merito”.

Da parte sua, il Comune di Vittorio Veneto ha reso noto che non sono bruciate sostanze chimiche ma raccomanda l’uso delle mascherine per proteggere le vie respiratorie” e “consiglia inoltre di non arieggiare i locali, per evitare che il sentore di fumo ristagni negli ambienti”.

Molti altri Comuni dell’Alta Marca, e non solo, stanno fornendo queste informazioni ai propri concittadini, principalmente attraverso i canali web e social.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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