È stato approvato nei giorni scorsi dalla giunta Conte il piano di ridimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025-2026.
Visti i presupposti di erogazione dei servizi, che prevedono una soglia minima di 30 iscritti per la scuola dell’infanzia, 50 iscritti per la primaria e 45 iscritti per la secondaria di primo grado, e visto il dato storico/statistico della denatalità, si è reso necessario un percorso di razionalizzazione dei punti di erogazione di servizi scolastici.
In questo senso, nella scuola primaria Pascoli (istituto comprensivo 1 – Martini) di via Tommaso Salsa sono stati registrati 27 iscritti, numero sotto soglia, mentre la scuola primaria Tommaseo (IC3 Felissent) non ha registrato iscritti al primo anno. Pertanto, a partire dal prossimo anno scolastico, le due classi della scuola Pascoli si trasferiranno alla primaria Masaccio (IC4 – Stefanini), situate a meno di un chilometro di distanza e dotate degli spazi necessari per accogliere gli alunni.
Il nuovo assetto dell’IC1 sarà il seguente: Scuola primaria Beazzano (via Beazzano) e San Bartolomeo (via S. Bartolomeo), scuola primaria Bindoni (piazzale Costituzione), 1° Maggio (via S. Bartolomeo), La Nostra Famiglia (via Ellero), scuola secondaria di 1° grado Martini (via Dorigo).
L’IC 3 Felissent sarà invece costituito da scuola dell’infanzia Cervellini (via Zanette), scuola primaria Don Milani (via San Zeno), Anna Frank (via Tandura), S. Giovanni Bosco (strada Canizzano), Carrer (via Sant’Antonino), Manzoni (via S. Antonino), scuola secondaria di 1°grado Felissent (via Caduti di Cefalonia).
«Abbiamo condiviso questa scelta coi Dirigenti degli Istituti comprensivi, con i presidenti dei Consigli di Istituto e con il Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale e la settimana scorsa abbiamo incontrato le famiglie della “Pascoli” per valutare insieme tutte le agevolazioni – afferma l’assessore comunale alle Politiche educative Gloria Sernagiotto -. Abbiamo comunque effettuato un dimensionamento che tiene conto della vicinanza geografica, al fine di garantire il servizio alle famiglie e ai vari quartieri».
«Queste sono le prime vere conseguenze dell’inverno demografico – evidenzia il sindaco Mario Conte -. Una cosa è certa: gli spazi lasciati liberi, con l’auspicio che questa tendenza, in futuro, possa invertire, verranno subito ridestinati con apposito bando, così da garantire servizi e presidi nei quartieri».
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Comune di Treviso)
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