Iscrizioni fino al 28 marzo al concorso per diventare Vigili del fuoco: “Si ha la possibilità di salvare le persone e donare un sorriso a chi ne ha bisogno”

Termina il 28 marzo il tempo utile per l’iscrizione al concorso pubblico per titoli ed esami per diventare Vigili del fuoco. Sono 300 i posti disponibili e la domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata utilizzando la procedura informatica che è disponibile all’indirizzo https://concorsionline.vigilfuoco.it. Per accedere all’applicazione i candidati devono essere in possesso dello SPID.

Il concorso è aperto a tutti i cittadini italiani che non abbiano superato i 26 anni, mentre il limite d’età è fissato a 37 per il personale volontario del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco da almeno un anno. Sono inoltre richiesti altri requisiti, tra i quali il godimento dei diritti politici, il possesso dei requisiti psicofisici e un diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

Come previsto dal decreto legislativo, dei 300 posti disponibili il 45% è riservato ai volontari in ferma prefissata delle forze armate e il 35% al personale volontario del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che, alla data di scadenza dei termine per la presentazione delle domande, sia iscritto negli appositi elenchi da almeno tre anni e abbia effettuato non meno di 120 giorni di servizio.

“Personalmente ritengo che quello del Vigile del fuoco sia il più bel ‘mestiere’ del mondo – spiega il comandante provinciale di Treviso Alberto Maiolo – più che una professione, una vera passione. Hai infatti la possibilità di salvare la vita delle persone o di donare il sorriso a chi ne ha bisogno. Naturalmente non è privo di lati negativi, ma poter rendere felice, ad esempio, un bambino sofferente ti appaga di ogni difficoltà. Per entrare nel Corpo vengono emanati concorsi pubblici che prevedono una prova preselettiva a quiz di cultura generale e una prova motorio-attitudinale (con la valutazione dell’equilibrio, della coordinazione e reazione motoria, della resistenza e dell’acquaticità), poi la valutazione dei titoli (come il possesso delle varie patenti di guida) e quindi la visita medica”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati