Istituti superiori di specializzazione, 60 corsi per rispondere alla “fame” delle imprese di nuove competenze: la Camera di Commercio stanzia 40 mila euro

Le aziende venete hanno continuamente fame di nuove competenze tecniche specializzate, difficili da reperire nel mercato del lavoro. Una ricerca affannosa, tema di strettissima attualità stando ai dati dell’indagine Excelsior-Unioncamere: nel 2021 la richiesta di diplomati tecnici superiori, da parte delle imprese del territorio, si attestava attorno alle 390 unità per la provincia di Belluno ed alle 1340 per Treviso.

Il settore dai cui provengono maggiormente le richieste di personale è l’area delle nuove tecnologie per il Made in Italy, in particolare settore meccanico e meccatronico; poco sotto si attesta la crescente domanda proveniente dall’area delle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali. I giovani diplomati del territorio sono pochi rispetto ai numeri attesi dalle aziende, visto che la difficoltà di reperimento si attesta sul 60 per cento.  Dal 2011 il Veneto cerca di rispondere a queste carenze con la creazione degli Its, gli istituti tecnici superiori post diploma, che con corsi della durata di due anni preparano le nuove figure professionali più necessarie al sistema legato alla trasformazione digitale dei processi e di prodotto e dei nuovi modelli di business sostenibili e di welfare.

Gli indirizzi dei corsi sono pensati in stretto connubio tra la rete degli otto Its Academy, che offrono oltre 60 corsi di specializzazione, e le imprese, con il fondamentale sostegno di partner pubblici e privati, tra cui la Regione Veneto, le Province, l’Università e le Camere di Commercio.

“C’è tanta necessità di avere competenze strategiche, per questo sosteniamo i corsi di specializzazione superiore. I ragazzi che si iscrivono agli Its trovano subito un lavoro, addirittura anche prima di avere finito il corso”, spiega Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno – Dolomiti (nonché di recente eletto alla presidenza nazionale di Assocamerestero), nel presentare gli strumenti adottati per incentivare i giovani, appena usciti dalle scuole superiori, ad orientarsi verso i segmenti del lavoro da cui arriva più forte la domanda di personale. Studenti freschi di diploma indirizzati a scegliere percorsi formativi agganciati alle professioni innovative, basati sull’approccio del “learning by doing” (imparare facendo), caratteristica precipua degli ITS.

Per incentivare gli studenti (e anche le famiglie, che devono sostenere un costo in un periodo di evidente difficoltà) ad iscriversi al primo anno di un corso organizzato nelle province di Treviso e Belluno, la Camera di Commercio ha messo sul piatto 40 mila euro sotto forma di borse di studio.

“E’ una dotazione finanziaria emanata con un bando, sufficiente a coprire fra le 80 e le 100 borse di studio, per finanziare la quota di iscrizione annuale che varia dai 400 agli 800 euro”, dice Mario Pozza, sottolineando che vi possono aderire studenti provenienti da tutto il Veneto (tra i 18 e i 28 anni d’età) e che il bando è stato prorogato fino al 15 dicembre 2022. Al 31 ottobre erano pervenute solo 60 richieste. Nel caso dovesse esaurirsi la dotazione dei 40 mila euro, l’ente camerale prevede di aumentare il finanziamento.

“Stiamo cercando di recuperare molti giovani che si sono iscritti alle facoltà scientifiche e che dopo il primo anno lasciano o restano parcheggiati nelle università senza procedere con gli esami per le difficoltà incontrate”, sottolinea il professor Giorgio Spanevello, coordinatore della rete degli Its Academy del Veneto e direttore del Meccatronico Veneto, “il 10 per cento dei nostri iscritti arriva dai cosiddetti fallimenti universitari, ad esempio ragazzi che non ce la fanno in facoltà molto dure come ingegneria. Un altro problema è legato alla bassissima percentuale di ragazze che finora hanno scelto di iscriversi ai nostri corsi di meccatronica. In tutto il Veneto su 600 iscritti si contano solo nove donne, mentre se le ragazze decidessero di seguire gli Its potremmo arrivare fino a 1200 iscrizioni. E’ un problema culturale, più che altro, che va affrontato già dalle scuole primarie, perché c’è da rilevare che le donne sono invece bravissime nell’apprendere le tecnologie innovative”.

Le otto Academy attive in regione propongono corsi di specializzazione superiore suddivisi in cinque aree tematiche: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie per il Made in Italy, tecnologie innovative per i beni le attività culturali, tecnologie dell’informazione e della comunicazione. A Conegliano c’è la sede del corso agroalimentare, mentre a Montebelluna si svolge la formazione per lo sport system. Un corso dedicato alla specializzazione nel turismo verrà attivato nel cinquecentesco palazzo che ospita la Camera di commercio di Belluno. “Siamo accanto alle imprese in questo strategico percorso, con la formazione sulla digitalizzazione d’impresa gratuita con la rete dei Punto Impresa Digitale, con il supporto alla internazionalizzazione tramite Venicepromex e le Camere di Commercio italiane all’estero, oltre alle numerose azioni di sostegno finanziario”, ribadisce Pozza, “Inoltre mettiamo in contatto giovani e imprese in vista dei Giochi di Milano-Cortina 2026 con il progetto interregionale GenerAZIONE2026. Alla lectio magistralis dell’economista italo – americano Dominick Salvatore potranno assistere in collegamento tutte le imprese del Veneto, per la valenza dell’intervento che apporterà nuovi contenuti strutturali alle scelte di successo nel percorso verso l’innovazione e l’internazionalizzazione”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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