E’ andato in archivio anche il terzo test di funzionamento del sistema “IT-Alert”, ampiamente annunciato nei giorni scorsi dalla Regione Veneto.
Oggi giovedì i telefoni cellulari presenti nel perimetro amministrativo dei 14 Comuni coinvolti sono stati raggiunti da un messaggio bilingue (italiano e inglese) di IT-alert, nel quale è stato chiaramente specificato che si trattava di un test del nuovo sistema di allertamento pubblico in caso di emergenze.
Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile nel territorio indicato hanno suonato contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati. Il messaggio è arrivato una sola volta ai telefoni agganciati alle celle di quattro Comuni bellunesi (Borgo Valbelluna Cesiomaggiore, Feltre e Setteville) e dieci trevigiani: Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Moriago della Battaglia, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Valdobbiadene, Vidor e Volpago del Montello.
L’evento che ha dato origine al test, per fortuna solo simulato, è stato il collasso della diga La Stua, in provincia di Belluno. A Valdobbiadene, per citare uno dei Comuni interessati dalla sperimentazione odierna, il sistema si è attivato pochi secondi prima delle 12.07.
È in corso la raccolta dati da parte dei volontari sentinella e della struttura della direzione della Protezione Civile regionale per verificare la copertura della zona di allertamento, in particolare in punti sensibili all’interno dell’area montana dove le comunicazioni non sono certo facilitate dal contesto territoriale.
Nei prossimi mesi la Protezione Civile nazionale prevede in Veneto l’effettuazione di due ulteriori test: un primo a simulazione di un incidente rilevante che riguarderà uno stabilimento industriale, e un secondo a simulazione di un incidente nucleare.
(Foto e video: Matteo De Noni Qdpnews.it riproduzione riservata)
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