C’è un nuovo cavaliere a Borso del Grappa: è Italo Bosa, classe 1951, noto in tutta la Pedemontana del Grappa per il suo impegno nel settore dell’artigianato e della piccola impresa, per essere stato presidente di Confartigianato Asolo e per la grande impresa relativa alla Fornace dell’Innovazione, portata avanti in Asolo Futura Srl, che l’ha visto presente come socio fondatore.
Lui e la sua famiglia, le sue due figlie e la moglie, ma con loro anche la comunità di Borso e gli amici, hanno gioito alla consegna dell’importante riconoscimento, durante la cerimonia avvenuta qualche giorno fa a Palazzo dei Trecento a Treviso in presenza del sindaco Flavio Dall’Agnol e del prefetto Angelo Sidoti.
“È stata una grande sorpresa, – commenta Bosa – Non sapevo che qualcuno aveva presentato la mia candidatura, richiedendo il cavalierato. Una sorpresa gradita, piacevolissima, che ho scoperto solo poi, per caso, durante una telefonata con la Camera di Commercio. Certo, il mio è un curriculum corposo ma la fortuna è stata che in Confartigianato ho rivestito ruoli diversi, lavorando in vari ambiti. Grazie all’esperienza nella mia azienda (la Bosa Srl), che si occupa di ceramiche artistiche, mi sono sempre appassionato al mondo della piccola impresa, proprio perché lo sentivo mio. Adesso però, a titolo ottenuto, bisogna cercare di essere d’esempio e continuare a mantenerlo per davvero”.
Tra i ruoli ricoperti dal neo-insignito cavaliere, oltre che amministratore di un’azienda che ha lavorato con la Disney ed è presente in oltre 50 nazioni del mondo, c’è quello di presidente del Consorzio Unione Ceramisti Trevigiani, la presidenza di Treviso Artigiana, di Asolo Futura Srl, del Consorzio “La Fornace”, di Confartigianato di Asolo. “L’esperienza più importante della mia carriera è stata quella con Asolo Futura, ovvero il recupero della Fornace. Ero giovane e sono stato coinvolto”.
Nel 2014 Italo Bosa assume il ruolo della Treviso Glocal Scarl, nel 2017 diventa presidente del Comitato di Coordinamento dell’IPA e nel 2020 diventa consigliere in Banca Credito Trevigiano di Vedelago.
Approfittiamo dell’intervista a Bosa per strappargli una considerazione su giovani e lavoro, vista la sua esperienza per quanto riguarda le aziende di piccole o medie dimensioni: “Non credo che manchino gli spazi per loro – afferma, – Ci sono molte aziende che stanno cercando personale. Temo che la pandemia abbia creato un immaginario in cui è concesso lavorare meno. Manca sicuramente un po’ di “fame”, di voglia di eccellere. Non possiamo mica diventare tutti avvocati, medici e architetti: la scuola dovrebbe cercare di accennare anche a una vocazione manifatturiera e dialogare maggiormente con il mondo del lavoro. Poi è vero che non bisogna generalizzare, il giovane che ha voglia di lavorare normalmente trova spazio e se ne trovano di davvero bravi”.
“Davvero sincere congratulazioni a Italo Bosa, imprenditore di successo, filantropo e visionario – ha commentato il sindaco Dall’Agnol – Uomo di classe e stile che, con il suo impegno e le sue capacità, è riuscito a conquistare una tra le più alte attestazioni conferite con decreto del Presidente della Repubblica”.
(Foto: Flavio Dall’Agnol).
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