Nasce Turismo Verde Treviso Belluno, un’unica associazione per due province. Turismo Verde, l’associazione agrituristica di Confederazioni italiana agricoltori (Cia), guarda al futuro e allunga il passo, con la prima fusione in Veneto di due associazioni agrituristiche provinciali, avvenuta nel corso dell’Assemblea interprovinciale nell’agriturismo Malga Filippon a Pian del Cansiglio.
Simone Barban (nella foto) è il neo eletto presidente che guiderà con la grande esperienza maturata la nuova realtà per i prossimi quattro anni. Presenti all’incontro anche il presidente Cia del Veneto Gianmichele Passarini, il presidente e il direttore di Cia Treviso Giuseppe Facchin e Marisa Fedato, il presidente e il direttore di Cia Belluno Luca Cosul e Mauro Alpagotti.
Franca Bianchet, che ha guidato Turismo Verde Belluno, passa il testimone a Simone Barban che per otto anni è stato al timone di Turismo Verde Treviso. Con l’unione delle due province il numero degli agriturismi associati a Turismo Verde Treviso Belluno arriva a 90, 65 dislocati nel Trevigiano 25 nel Bellunese.
“Ho sempre pensato che la forza nasce dall’unione – spiega il neo presidente Simone Barban. Queste due province hanno un potenziale dal punto di vista del territorio enorme. L’idea è sempre stata quella di puntare sull’asse Treviso-Belluno. In questo modo, l’offerta per i turisti raddoppierà, anzi triplicherà perché possiamo offrire la montagna, la collina e la pianura. Possiamo sfruttare il territorio per le passeggiate a cavallo, il turismo equestre. Con la fusione di Treviso e Belluno gli agriturismi arrivano a novanta, altri dieci apriranno entro il 2018, arrivando a cento. Un dato su tutti, il trend di presenze negli agriturismi è sempre in crescita, in particolare il turismo rurale con un + 50%: enoturismo e tutta la parte delle attività ricreative e culturali”.
Le 65 aziende agrituristiche associate a Turismo Verde Treviso sono prevalentemente dislocate nella fascia pedemontana che parte da Crespano e va verso Valdobbiadene, Pederobba, Vittorio Veneto, Conegliano fino a Fregona. Per quanto riguarda invece la tipologia, nel Bellunese il 50% degli agriturismi sono alloggi altri solo ristorazione.
Un punto di forza è l’opportunità per le piccole aziende agricole di trasformare i propri prodotti. Nel Bellunese si producono eccellenze come i formaggi di malga al latte crudo. Nel Trevigiano, in pianura si punta invece sui suini e quindi su affettati e salumi.
“Nel corso dell’ultimo anno – continua Barban – ci siamo avvicinati al mondo dei tour operator, ad una realtà che organizza pacchetti turistici solo in aziende agricole lungo l’itinerario Monaco-Venezia, da percorrere anche in bicicletta. Un’opportunità da cogliere al volo per la riqualificazione delle aziende di Belluno. Le materie prime ci sono e siamo pronti a nuove sfide”.
L’assemblea Interprovinciale ha dato spazio inoltre a momenti di formazione e di aggiornamento. Sono intervenuti: Michela Costella della Provincia di Treviso con una relazione sugli obblighi degli operatori agrituristici; Pierangelo Sponga dell’Ulss 1, con una relazione sull’opportunità da cogliere per le aziende; Giuseppina Girlando dell’Ulss 2, sul tema della semplificazione delle microimprese.
(Fonte: Turismo Verde Belluno Treviso).
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