La comunità dell’Alta Marca risponde alle restrizioni antivirus riscoprendo le attività all’aria aperta

È bastata una giornata di sole e una temperatura primaverile per trasformare la prima domenica dopo l’entrata in vigore del decreto contro il Covid-19, in una giornata conviviale per buona parte dei cittadini dell’alta marca trevigiana.

Con le restrizioni alla vita imposte dal decreto, ovvero la limitazione degli spostamenti e orari di chiusura anticipati delle realtà commerciali, le persone, ieri domenica 8 marzo, hanno riscoperto le attività all’aria aperta grazie al gradevole clima mite e a una giornata quasi estiva.

Percorrendo le strade dell’Alta Marca non si poteva non imbattersi in famiglie impegnate in passeggiate, gruppi di ciclismo che serpeggiavano per le strade, un turismo montano come cittadino, visitando luoghi d’interesse ma sempre rispettando le distanze di sicurezza e all’aperto.

La gente si è organizzata impegnando il tempo a disposizione prima del “coprifuoco”, imposto dalla legge alle ore 18, portando i propri figli all’aperto in una sorta di tipica domenica anni 60′ dove le persone, prima dell’avvento dei centri commerciali e luoghi di aggregazione, preferivano passare le domeniche tra un pick-nik in mezzo a un prato e una camminata in montagna.

Presi d’assalto i luoghi principali d’interesse del territorio, giovani e anziani hanno scelto la montagna in primis, da Pianezze nel valdobbiadenese fino al Cansiglio nel vittoriese, una grande concentrazione di persone anche lungo la strada del Prosecco, passeggiando attraverso le colline patrimonio dell’umanità di Conegliano Valdobbiadene.

Molte le persone impegnate in attività all’aria aperta anche lungo le colline dell’asolano, tra Asolo e Cornuda, alla scoperta di rocche e castelli sparsi tra i rilievi collinari della zona.

Una domenica cosi gradevole ha spinto molte persone ad avvicinarsi anche lungo le rive del fiume Piave e alle pendici del Montello, tra chi pratica mountain bike, chi riscopre l’arte della raccolta delle erbe spontanee e chi setaccia il terreno con il metal detector, per esempio, alla ricerca di qualche cimelio della grande guerra.

Anche il coneglianese e vittoriese protagonisti con un turismo storico e culturale, persone impegnate nella visita di strutture medievali come il castello della stessa città di Conegliano, quello di Susegana e i ponti romani fino al caratteristico centro di Vittorio Veneto e Serravalle.

Un’Alta Marca che fa riscoprire, in questo periodo difficile e di emergenza, grazie alle sue bellezze e polivalenza di luoghi di interesse, una vita diversa, abitudini che erano rimaste sopite e che le persone avevano perduto dall’avvento di uno stile di vita “quasi notturno”, al quale ci eravamo ormai abituati. Ma come sempre alla luce delle limitazioni imposte, le escursioni in questo periodo sono da fare con moderazione, …e mantenendo le distanze.

(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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