È ufficialmente iniziata la triste stagione degli abbandoni. Nonostante le campagne che da anni imperterrite sollecitano a non abbandonare o uccidere animali “non desiderati”, ogni anno la storia si ripete.
Centinaia di cuccioli, in particolar modo di gatti, vengono ritrovati sul ciglio della strada, chiusi in sacchetti della spazzatura, gettati in acqua, in qualche cassonetto o semplicemente abbandonati fuori dalla porta di casa.
Nel 2019 sono stati oltre un migliaio i gattini che Enpa si è assunta l’impegno di accudire e gestire nelle strutture dedicate, ora nel 2020 si trova a far fonte alla stessa emergenza.
È di qualche giorno fa infatti la notizia di un primo caso di abbandono reso noto all’ente grazie a una privata, che ha notato galleggiare un sacchetto “miagolante” lungo il corso di un piccolo torrente a Santa Maria del Piave, località di Mareno. Subito intervenuta, ha poi consegnato il triste bottino a un volontario (i cuccioli nella foto).
“L’appello a tutti coloro che si trovano a non voler gestire dei cuccioli è di contattarci – fanno sapere i volontari – ci occuperemo noi di trovare loro una sistemazione più adeguata e un futuro migliore. Ricordiamo l’importanza della sterilizzazione, è sempre questo il problema maggiormente riscontrato, ma ce ne faremo carico noi, la soluzione non è l’abbandono”.
In questo periodo difficile la collaborazione di tutti è essenziale: dato l’obbligo di rimanere a casa, è molto più complicato trovare degli animali abbandonati o in difficoltà, perciò il consiglio è di lasciare i piccoli con le madri fino almeno ai due mesi, per poi lasciare intervenire l’Enpa che valuterà la situazione e provvederà a sterilizzare la gatta e trovare una famiglia ai cuccioli.
A causa della limitazione degli spostamenti, moltissimi di questi animali non potranno venire salvati se non tramite l’aiuto di persone con un occhio di riguardo verso una situazione sempre più drammatica: “Il trend di abbandoni è in aumento costante, serve altrettanta attenzione per fermare morti certe e comportamenti incivili -insiste Enpa Treviso – insieme si può”.
(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto: Enpa Treviso).
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