La filiera sostenibile dei tappi in sughero: il via al nuovo progetto nei 49 Comuni del Consiglio di Bacino Priula

Foto di gruppo per promotori e partner del progetto

E’ stato presentato venerdì a Palazzo Giacomelli, con il patrocinio di Confindustria Veneto Est, il progetto “La filiera sostenibile dei tappi in sughero“, promosso dal Consiglio di Bacino Priula. L’iniziativa, di cui Contarina è capofila, nasce dal coinvolgimento di importanti attori del territorio come Amorim Cork Italia, Alternativa Ambiente cooperativa sociale, la Casa circondariale di Treviso e Sogni Onlus.

Si parte dal dato che ogni anno in Italia un miliardo di tappi finisce nella spazzatura: sono 5 mila tonnellate di sughero che diventano rifiuto.

Il progetto prevede di recuperare il più possibile questi tappi, di trattare e valorizzare questa risorsa nel territorio, in particolare con l’impiego di detenuti all’interno del carcere di Treviso, e di attivare una rete di sostenibilità sociale grazie all’attività inclusiva e partecipata dei cittadini e delle associazioni di volontariato.

I punti di raccolta dei tappi in sughero sono presenti negli EcoCentri, i Punti Contarina e in molte scuole ed enti del territorio. I contenitori – realizzati in materiale rigenerato al 40% e al 100% riciclabile – sono ampiamente riconoscibili e contraddistinti dalla comunicazione dedicata, destinata a sensibilizzare tutti i cittadini sul tema del riciclo di questa preziosa risorsa, nel rispetto dell’Ambiente e delle Persone. 

La valorizzazione dell’aspetto sociale e solidale di questo progetto viene garantita anche dall’erogazione di un contributo economico alle Onlus aderenti all’iniziativa per il sostegno delle loro attività.

Nella cornice del Protocollo di intesa appena sottoscritto, ognuno ha un ruolo preciso:

Contarina Spa, società operativa del Consiglio di Bacino Priula, oltre ad essere a capo del progetto, ne gestirà il coordinamento tecnico-operativo, in conformità al quadro normativo vigente;

Amorim Cork Italia, azienda leader nella produzione di tappi in sughero naturale al 100%, che ha intrapreso già da tempo un significativo percorso di sostenibilità, garantirà lo sbocco di mercato al granulato di sughero prodotto dalla lavorazione in carcere;

Casa circondariale di Treviso rivestirà un ruolo centrale nel progetto in una logica di riabilitazione, al fine di provvedere in modo organizzato e continuativo all’inserimento lavorativo di detenuti: sono stati individuati dei locali all’interno dell’Istituto Penitenziario per la lavorazione ed il trattamento dei tappi per farne MPS di qualità;

Alternativa Ambiente cooperativa sociale si occuperà della lavorazione all’interno del carcere: attraverso una linea dedicata verrà svolta l’attività di pulizia e selezione dei tappi di sughero e, successivamente, grazie ad un piccolo impianto si effettuerà la triturazione per l’ottenimento del granulato di sughero, ovvero MPS di qualità;

Sogni rappresenta il grande contributo di sensibilizzazione che viene dal mondo dell’associazionismo e del volontariato, attivo da sempre nel territorio grazie alla propria rete di sostenitori. 

«L’attivazione di questa micro-raccolta in un territorio che ha già raggiunto ottimi risultati nel campo della raccolta differenziata – dichiara il presidente del Consiglio di Bacino Priula, Franco Bonesso – rappresenta un passo fondamentale per la creazione di un sistema virtuoso che risponde a molteplici esigenze. Oltre a dare valore a materiali preziosi come il sughero, che altrimenti andrebbe disperso, l’iniziativa consente di regolarizzare le raccolte di tappi, che fino ad oggi venivano effettuate in modo estemporaneo. Ora, con la rete che è stata creata, non solo è possibile sostenere il lavoro delle realtà no profit, ma anche dare piena espressione ai valori di solidarietà e responsabilità ambientale che queste promuovono. La forza di questo progetto risiede proprio nella capacità di creare sinergie tra Aziende, Onlus, Enti e Cooperative del territorio, con il coordinamento tecnico di Contarina, che garantisce trasparenza e rispetto della normativa. L’iniziativa rappresenta dunque un contributo importante, che consente di prenderci cura di territorio e persone,restituendo valore alle nostre comunità».

«Il lancio di questo progetto ci rende particolarmente orgogliosi per l’importante rete sviluppata con i nostri partner, un esempio molto concreto di economia circolare per il territorio – dichiara il presidente di Contarina, Sergio Baldin -. Desideriamo ringraziare davvero il Bacino Priula, che ha sposato questo progetto, e Amorim Cork Italia che ci consente di sostenere questa filiera grazie alla quale possiamo anche restituire una dignità lavorativa alle persone socialmente più deboli, dando così un ulteriore servizio alla collettività».

Dichiara l’amministratore delegato di Amorim Cork Italia, Carlos Veloso dos Santos: «Siamo veramente onorati di aver portato a compimento questo progetto con Contarina, un’iniziativa per la quale stiamo lavorando da diverso tempo. Il Progetto Etico nasce nel 2011 e, fino a oggi, ha raccolto più di 250 milioni di tappi usati attraverso una rete di oltre 40 onlus, diffuse capillarmente in tutta Italia. Oggi, questo progetto dà origine a un circolo ancora più virtuoso, che unisce il recupero di una materia unica come il sughero a un processo che vede coinvolti altri enti, che aiuteranno a trasformare un tappo usato in materia prima, una seconda vita che sarà utilizzata per creare materiali di isolamento, bioedilizia e design».

«Siamo molto felici di fare parte di questo progetto, che finalmente oggi diventa più strutturato – afferma il presidente di Sogni, Rudi Zanatta -. Sogni raccoglie tappi di sughero da anni, per questo ringraziamo tutti coloro che hanno creduto nel progetto fin da subito. Il fatto che questa nuova iniziativa ora coinvolga così tanti attori e si compia nel rispetto della vigente normativa ci rende davvero orgogliosi. Grazie, infatti, a questa rete più ampia e organizzata, potremo continuare a realizzare i sogni e i progetti per i nostri ragazzi oncologici, e al contempo speriamo di essere un esempio virtuoso per altre realtà che vorranno unirsi a questa importante iniziativa».

«Alternativa Ambiente gestisce da oltre 20 anni il laboratorio occupazionale nel Carcere di Treviso, nel segno della continuità di un impegno per creare opportunità di lavoro e integrazione sociale per detenuti ed ex detenuti iniziato già negli anni ’80 – dichiara il presidente di Alternativa Ambiente cooperativa sociale, Marco Toffoli -. Le opportune valutazioni di fattibilità e sostenibilità di questo nuovo progetto, che abbiamo già misurato, sono più che positive. Siamo quindi particolarmente orgogliosi, grazie al coordinamento tecnico operativo di Contarina, di poter mettere a disposizione del territorio di tutto il Bacino Priula un’attività che ha una ricaduta positiva a livello ambientale ma soprattutto a livello sociale, in quanto garantisce occupazione e benessere all’interno del carcere. E che può inoltre fornire un supporto ad altre associazioni e realtà sociali che vorranno in futuro aderire».

«Il progetto rappresenta un ulteriore passo in avanti sulla strada intrapresa, con sempre maggior convinzione ed impegno, dall’Amministrazione penitenziaria, che vede come snodo centrale, qualificante l’azione rieducativa, il lavoro. Un lavoro che deve essere visto dalla persona detenuta come l’opportunità di ridare senso alle molte sfaccettature di una vita che, per scelta o per destino, ha imboccato un vicolo (quello del carcere) che può non assolutamente diventare un vicolo ostruito dai mattoni dell’ineluttabilità – dichiara il direttore della Casa Circondariale di Treviso, Alberto Quagliotto -. Il lavoro dà senso al tempo, informemente dilatato della mancanza di libertà; dà dignità ed indipendenza, morale ancor prima che materiale; qualifica non solo il fare ma anche l’essere; è il mezzo per ritornare cellule vive e significanti della società. Per la Direzione di Treviso il progetto di oggi è motivo di particolare soddisfazione, perché è anche la dimostrazione del fatto che coniugare reddito e salvaguardia dell’ambiente si può fare: ed in ciò si esalta ancor di più la natura del lavoro quale valore fondante della dignità umana. Un messaggio che, provenendo dal mondo nascosto del carcere, non può che inorgoglire chi vi opera».

Conclude il vicepresidente di Confindustria Veneto Est, che ha patrocinato l’evento: «Questo progetto evidenzia concretamente un nuovo modo di fare impresa da parte delle nostre aziende – dichiara Walter Bertin -. In particolare, ci troviamo di fronte a un’iniziativa che non solo promuove l’economia circolare attraverso il recupero di materiali, ma che è anche in grado di generare un impatto sociale positivo, coinvolgendo i detenuti del carcere di Treviso e le onlus del nostro territorio, creando una rete di sostenibilità sociale. Questo grazie al coordinamento di Contarina e al supporto di Amorim Cork Italia, tra i fondatori del nostro Gruppo Sostenibilità in Confindustria Veneto Est, che da oltre dieci anni favorisce la conoscenza e lo scambio di buone pratiche ed esperienze».

Per aderire al progetto è sufficiente manifestare il proprio interesse inviando una mail a contarina@contarina.it Per ulteriori informazioni, consultare la pagina dedicata al progetto sul sito contarina.it.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Contarina)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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