La categoria “Campagna Amica” dell’edizione 2023 dell’Oscar green Veneto è stata vinta da una giovane imprenditrice trevigiana grazie ad un progetto artistico. La vincitrice è Anika Collodel, 33 anni, dell’azienda Bozzon Piera di Negrisia che ha creato delle speciali etichette per le bottiglie di vino prodotte dalla sua azienda utilizzando l’arte dell’acquerello.
L’appuntamento dei giovani di Coldiretti con i progetti innovativi radicati nella tradizione rurale si è svolto nella Tenuta di Cavallino Tre Porti, sul litorale veneziano. Qui sono stati consegnati 6 Oscar delle giovani Imprese venete divisi nelle categorie: “Energie per il futuro e sostenibilità”, “Impresa Digitale”, “Campagna Amica”, “Custodi d’Italia”, “Fare Filiera”, “Coltiviamo solidarietà”. Per ognuna sarà proclamato un vincitore. Tra loro c’è il finalista veneto candidato alla cerimonia nazionale.
Le etichette vincenti
Bottiglie personalizzate dagli acquarelli in etichetta sono valse la vittoria ad Anika Collodel, giovane viticoltrice appassionata di vino, moda e design. Ogni dipinto rappresenta uno scorcio della tenuta coltivata a vigneti. La quotidianità della campagna con la natura gli animali e la genuinità dei prodotti viene trasmessa ai clienti consumatori con i colori e i disegni elaborati dall’agri-artista trevigiana.
Le imprese trevigiane partecipanti
Sono state dodici le Giovani Imprese della Marca trevigiana che hanno partecipato alla finale dell’Oscar Green Veneto 2023: Alessio Dell’Antonio (Cantina produttori Fregona) di Fregona con il progetto “Piera Dolza, la qualità della cooperazione” per la categoria Fare Filiera, Alex Venier di Ponte di Piave (Az. Agric. Terre Vitae) con il progetto “Il marchio della terra” per la categoria Campagna Amica, Andrea Bandiera di Maser (Soc. Agric. Al Corneor) con il progetto AgriVeganBurger per la categoria Campagna Amica, Anika Collodel di Ponte di Piave (Az. Agr. Bozzon Piera) con il progetto Acqurello Divino per la categoria Campagna Amica, Gioele Bravin di Chiarano (Soc. Agric. Bolzan) con il progetto Fiore di Sampà per la categoria Custodi d’Italia, Giovanni Baccichetti di Vittorio Veneto (Soc. agr. Baccichetti Tiziano e Fratello) con il progetto Le Mame dell’Alpago per la categoria Custodi d’Italia, Giulia Tonello di Asolo (Az. Agr. Al Lauro) con il progetto In campo con Giulia per la categoria Impresa Digitale, Johnny Moretto di Crocetta del Montello (Moretto Farm) con il progetto ApiSol: apiterapia e benessere nell’agricoltura sostenibile per la categoria Energie per il futuro e sostenibilità, Laura Lotteroli di Moriago della Battaglia (Az. Agr. Casa Guizzo) con il progetto Gusto d’inverno con l’essicato di Radicchio Tardivo per la categoria Campagna Amica, Margherita Eva Mozzato (Az. Agr. Margherita Eva Mozzato) di Tarzo con il progetto La valle recuperata per la categoria Energie per il fututo e sostenibilità, Mauro Carron di San Zenone degli Ezzelini (Az. Agr. Carron Marco) con il progetto Il pollaio mobile della gallina Cocodè per la categoria Campagna Amica, Stefano Bellia di Martellago (S.s. Di Bellia Stefano) con il progetto La mia impresa agritouch per la categoria Impresa Digitale. All’evento la delegazione trevigiana era guidata da Giorgio Polegato e Giuseppe Satalino, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Treviso oltre che da Marco De Zotti, delegato di Giovani Impresa Treviso e di Giovani Impresa Veneto.
Agricoltura: cresce la presenza femminile, ma fa paura il cibo sintetico
“La nuova generazione degli agricoltori veneti testimonia una grande determinazione per il lavoro dei campi – ha detto il delegato degli under 30 Marco De Zotti -. Lo spaccato fornito dai concorrenti rispecchia il quadro regionale con la conduzione delle aziende agricole affidata a neo laureati che rispettando l’indirizzo agronomico tradizionale apportano al sistema aziendale sia tecnologia che le proprie passioni e attitudini, rivelando cosi un settore che favorisce la realizzazione personale. Secondo i dati elaborati sulla base del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) sono 3.500 le domande di primo insediamento presentate, delle quali il 75% sono state ammesse; quindi saranno 2500 i giovani che potranno beneficiare del premio di primo insediamento. Si prevede una spesa media di 100mila euro che una stima della spesa avviata dai giovani finanziati vicina ai 250milioni di euro; di questi la metà hanno già portato a termine l’investimento”.
“Dalle donne arriva un segno importante – prosegue De Zotti – il 38% dei primi insediamenti è a titolarità femminile con le migliori espressioni della multifunzionalità agricola. Quello dell’agricoltore non è un mestiere che si improvvisa ma è sicuramente un lavoro moderno che attraverso l’energia delle schiere giovanili conserva il suo appeal e vive una stagione di grandi contenuti strategici per cogliere le sfide del mercato. Con responsabilità di Giovani di Coldiretti sostengono i loro ideali confermando le battaglie per la difesa del suolo fertile e il diritto al cibo sano”.
“Sul nostro futuro – conclude – incombe l’incognita di una deriva sempre più reale: quella dei prodotti costruiti in laboratorio, dal latte alla carne, dal pesce fino alla manipolazione degli embrioni. Si tratta di una indecenza e proprio agli studenti universitari rivolgo l’appello di badare bene alla scienza: la ricerca non diventi l’alibi per creare i presupposti della libertà di andare contro natura”.
“L’iniziativa – ricorda infine Coldiretti Veneto – è nata sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica ed è stata sostenuta anche dal Consorzio Consorzio Agrario di Treviso e Belluno – la casa degli agricoltori”.
(Foto: Coldiretti).
#Qdpnews.it