Prima in Veneto e quarta in Italia: Treviso è una provincia sicura. Lo dicono i dati dell’indagine commissionata dal Sole 24 Ore: la classifica analizza diversi parametri basandosi sulle denunce e i reati registrati dalle Forze dell’ordine.
Emerge che la Marca ha i tassi più bassi d’Italia in tutti gli ambiti di approfondimento, in particolare per percosse e minacce, mentre sono elevati i dati sulle frodi informatiche e la contraffazione di prodotti con marchio registrato, 48 in un anno. In questa specifica categoria, Treviso è fra i primi 24 in Italia.
In Veneto però è la provincia in cui vengono commessi il minor numero di reati pro capite: solo Oristano, Pordenone e Benevento registrano dati più bassi, e questo mette Treviso al 103esimo posto su 106 territori.
Sono state 17.277 le denunce del 2020, il 14% in meno rispetto al 2019 (segnati probabilmente anche dal difficile anno pandemico). La situazione è quindi complessivamente positiva, ma alcuni ambiti sono ancora preoccupanti dal punto di vista della sicurezza.
Il reato con il maggiore numero di denunce è quello dei furti: in 12 mesi sono stati 6.360, che significa 714 ogni 100 mila abitanti (la Marca è al 68esimo posto in Italia). I furti in abitazione sono stati 1.945, quindi 210 ogni 100 mila abitanti (la Marca è al 33esimo posto in Italia).
Negli esercizi commerciali i furti sono stati 424. L’indice di criminalità in questo ambito rimane alto e il 2021 sta mostrando dati simili. Sabato sera tre furti nelle abitazioni di un quartiere di Roncade hanno messo in agitazione i residenti, nella notte fra domenica e lunedì quattro negozi del centro commerciale Conè di Conegliano sono stati svaligiati per un bottino di qualche migliaio di euro. Una banda di ladri che si spostava fra Mestre e la Marca è stata fermata a Venezia.
Vanno considerati anche 58 furti con strappo, 12 di moto, 119 di automobili, 21 di ciclomotori e 377 furti con destrezza. Le Forze dell’ordine hanno ricevuto in un anno denunce per 105 rapine (11,8 ogni 100 mila abitanti), 8 in abitazione, 23 negli esercizi commerciali.
Nel 2020 sono stati registrati 233 reati connessi agli stupefacenti: il confronto si può fare con Padova, la provincia Italiana che ha il maggior tasso di questi reati sul totale della popolazione (e ha registrato 1.004 denunce).
L’indagine registra in provincia 533 denunce per lesioni dolose, un omicidio volontario, sei tentati omicidi e 22 omicidi colposi, spesso collegati a incidenti stradali.
Le denunce per estorsione sono state 48, 14 quelle per riciclaggio e una per associazione a delinquere (nessuna per usura o associazione di stampo mafioso); 54 persone sono state denunciate per violenza sessuale, 11 per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile.
E poi c’è la rete, la nuova frontiera degli illeciti: sono state denunciate 3.790 truffe e frodi informatiche e 102 delitti informatici. Sono state registrate poi 48 estorsioni e 14 denunce per riciclaggio, una per associazione a delinquere, 54 per violenze sessuali e 11 per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile.
“La Marca è la provincia più sicura del Veneto e la quarta in Italia: questo risultato premia l’ottimo lavoro delle Forze dell’ordine anche in termini di prevenzione” ha commentato il sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto Mario Conte.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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