La pergamena della Città di Treviso al giovane Lorenzo, che ha salvato la bambina caduta dal terrazzo. Il sindaco: “Un gesto di straordinario altruismo”

Lorenzo sei un angelo per me. Nor è la nostra unica figlia, non so cosa avrei fatto se le fosse successo qualcosa“. La voce di Fatima è rotta dal pianto, quando ha la possibilità di ringraziare pubblicamente, dopo averlo fatto mille volte in privato, Lorenzo Tassoni, il giovane trevigiano di 28 anni che, una settimana fa, ha salvato la vita della piccola di 4 anni, “atterrata” tra le sue braccia dopo un volo di 8 metri, in caduta libera da un terrazzo al secondo piano di un condominio di via Sant’Antonino a Treviso. Disavventura da cui la bambina è uscita illesa.

L’abbraccio tra Nor, minuscola  e vivacissima, mamma Fatima e Lorenzo, davanti a fotografi, videocamere e giornalisti, è avvenuto oggi, lunedì 27 giugno, nella sala Arazzi di Ca’ Sugana, nell’incontro voluto dal sindaco Mario Conte per consegnare a Lorenzo (che era accompagnato dai genitori) un attestato di riconoscenza da parte della Città di Treviso. E anche Giancarlo Iannicelli, a nome del consiglio comunale che presiede, ha espresso ufficialmente la stima dei suoi colleghi di Palazzo dei Trecento, consegnando al giovane Tassoni  una targa con lo stemma cittadino.

Se siamo qui è perché avevamo bisogno di qualche bella notizia, in un periodo così complicato. Quindi c’è stato questo episodio, che ha richiamato l’attenzione a livello nazionale, però è stato un gesto fantastico. Nel senso che, ne sono convinto, nella vita non succede nulla a caso” ha detto il sindaco Conte, “Lorenzo, vogliamo semplicemente dirti grazie e farti i complimenti per l’istinto che hai avuto in quei pochi secondi. Prendere al volo questa meravigliosa bambina non è da tutti. Nor è la nostra paladina della ripartenza. Chi meglio di lei può testimoniare che nella vita si può ripartire?”.

La pergamena consegnata a Lorenzo Tassoni dal primo cittadino, a nome di tutta la comunità trevigiana, è il “segno di profonda gratitudine e di sincero ringraziamento per aver salvato una giovane vita con uno slancio istintivo di grande generosità e con una prontezza di riflessi eroica. Un atto di grande coraggio e di straordinario altruismo che rende orgogliosa l’intera comunità e che rappresenta un insegnamento di responsabilità, correttezza e rispetto della vita”.

Da parte sua Lorenzo, che inizialmente voleva restare nell’anonimato, nel ricevere l’attestato ha ribadito che è ora, anche per lui, di tornare alla normalità (al suo lavoro di addetto museale a Venezia) dopo tutta l’esposizione mediatica. “L’importante, ripeto ancora una volta, non è quello che ho fatto io, ma che lei stia bene”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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