A fronte dei recenti episodi di cronaca che in questi ultimi mesi hanno registrato nell’intero territorio provinciale un importante incremento del fenomeno dell’incidentalità con esito anche mortale, fenomeni talvolta riconducibili anche all’abuso di sostante alcoliche, la Questura di Treviso ha attivato un dispositivo di controllo degli esercizi pubblici di somministrazione, quale azione di prevenzione e di contrasto alla somministrazione illegale di alcolici.
Nell’ottica di tale attività, l’attenzione degli uomini della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura del capoluogo è stata rivolta anche nei confronti dell’esercizio pubblico “Bar Centrale 64” di Castelfranco Veneto, locale che – spiega una nota della Questura – in questi ultimi mesi, nella fascia oraria serale/notturna, è risultato abitualmente frequentato perlopiù dalle fasce più giovani della popolazione, platea di avventori attratta dal ripetersi di promozioni commerciali promosse dal titolare dell’esercizio, consistenti nell’offerta a prezzi modesti di consumazioni a base alcolica.
Ad epilogo di tale attività, sono state contestate al titolare dell’esercizio numerose violazioni di natura amministrativa, per un importo complessivo di 33 mila euro, illeciti riguardanti nello specifico – elenca la Questura – la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 18 anni, la partecipazione dei minori al gioco mediante apparecchiature elettroniche con vincita in denaro, nonché l’impiego illecito di personale privo di titolo autorizzativo per lo svolgimento dell’attività di addetto alla sicurezza e controllo locali.
In termini di sicurezza dei locali, gli agenti hanno accertato l’inefficienza dei dispositivi antincendio, illecito di natura penale a competenza esclusiva del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Treviso che ha proceduto in tal senso, prescrivendo il tempestivo ripristino delle condizioni di efficienza dei dispositivi antincendio.
Con riferimento alle violazioni accertate e contestate all’esercente in termine di partecipazione di minori al gioco mediante apparecchi elettronici che consentono vincita in denaro, è in fase di valutazione da parte dell’Agenzia Dogane e Monopoli competente l’emissione di un provvedimento di chiusura da 10 a 30 giorni del punto di offerta gioco.
Seguiranno – annuncia la Questura trevigiana – altre analoghe iniziative nei confronti di locali ed esercizi pubblici del settore al fine di contrastare ogni forma di illegalità in materia ed assicurare nel migliore dei modi l’ordine e la sicurezza dei cittadini.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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