La ripresa della ristorazione passa anche dai plateatici: i sindaci della Marca rispondono all’appello di Zaia

Zaia chiede aiuto ai sindaci del Veneto per sostenere la graduale riapertura delle attività ristorative e nell’Alta Marca Trevigiana c’è già chi è disponibile a fare la sua parte, nel rispetto della legge, per venire incontro a una delle categorie maggiormente colpite dalle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria.

Nella conferenza stampa di ieri dalla sede della Protezione civile del Veneto, il presidente Luca Zaia si è rivolto alle amministrazioni comunali facendo un appello ai sindaci veneti a dare una mano ai ristoratori, anche dal punto vista burocratico, agevolando l’utilizzo degli spazi all’aperto per i bar e i ristoranti.

Il presidente Zaia ha detto che i ristoratori non sono da considerare solamente per la dimensione economica, perché rappresentano una dimensione identitaria, storica e culturale per il Veneto.

Per il governatore, infatti, la promozione turistica del territorio passa anche attraverso i ristoranti e la valorizzazione del patrimonio culinario del Veneto. 

L’anno scorso diversi sindaci della Marca, allo scopo di favorire soluzioni per privilegiare l’uso di spazi all’aperto rispetto alle aree interne dei locali, avevano studiato piani straordinari per semplificare e agevolare la ripartenza del comparto della ristorazione (bar, locali, ristoranti e agriturismi del territorio).

Per esempio, il piano elaborato dal Comune di Valdobbiadene, in linea con quanto indicato dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità, ha consentito l’ampliamento delle superfici di somministrazione.

L’amministrazione comunale di Valdobbiadene era intervenuta concedendo gratuitamente l’occupazione del suolo pubblico ai pubblici esercizi penalizzati dalla riduzione dei posti a sedere in modo da garantire le distanze di sicurezza per evitare la diffusione del Coronavirus.

“Porteremo avanti l’iniziativa dell’anno scorso – spiega il sindaco Luciano Fregonese – Sicuramente i plateatici saranno messi ancora a disposizione, intanto attendiamo quali saranno le disposizioni dei prossimi decreti legge in materia di plateatici e l’eventuale possibilità di esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico”.

Anche il sindaco di Pieve di Soligo ha detto di voler cogliere l’appello del presidente Zaia rispetto agli spazi pubblici da concedere ai bar e ai ristoranti pievigini, sottolineando l’importanza di sostenere queste realtà anche con la presenza reale nei locali del paese.

“Per dare dignità al lavoro dei nostri baristi e ristoratori dobbiamo impegnarci anche con la nostra presenza in queste attività – ha affermato il primo cittadino di Pieve di Soligo – Per agevolare il turismo, nel mio Comune abbiamo sospeso la tassa di soggiorno e rispetto al tema economico vogliamo portare avanti l’iniziativa del contributo straordinario di 40 mila euro a favore delle Cooperative e dei Consorzi di Garanzia Fidi, espressione delle associazioni delle categorie produttive, per sostenere le piccole e medie imprese pievigine”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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