La Scuola trevigiana cerca 1.600 supplenti: ancora allarme per lettere, matematica e sostegno. Colmellere: “Per la sicurezza 5,2 milioni a 103 istituti”

Buone e cattive notizie per la scuola trevigiana. Quella che fa più scalpore, in positivo, è che forse per la prima volta dopo tanti anni lunedì 13 settembre, inizio dell’anno scolastico 2021/2022, tutti gli studenti dovrebbero avere in cattedra i loro insegnanti.

Si sono infatti concluse nei giorni scorsi le nomine in ruolo dei docenti vincitori di concorso e degli appartenenti alla prima fascia delle Graduatorie provinciali (Gps). Inoltre fino a domani, entro le 23.59, i docenti precari dovranno indicare in ordine di preferenza 150 scuole del proprio ambito provinciale in cui desiderino prestare servizio con contratto annuale (fino al 31 agosto 2022) o fino al termine delle attività scolastiche (30 giugno 2022).

Nell’intenzioni del Ministero dell’Istruzione c’è la volontà di assegnare le cattedre entro la prima settimana di settembre: un risultato che sarebbe davvero “storico”.

La notizia negativa è però che alle scuole trevigiane servono ben 1.600 insegnanti precari, a dimostrazione che qualcosa non ha comunque funzionato con le assunzioni in ruolo, oltre al fatto che il grosso problema della scuola continua ad essere una carenza cronica nelle tre solite discipline, ossia Lettere, Matematica e Scienze, Sostegno agli alunni disabili.

Una buona notizia per le scuole della Marca arriva dall’onorevole Angela Colmellere, nominata da pochissimo Capo del Dipartimento Scuola per il Veneto della Lega. Novità che giungono da Roma con il decreto Sostegni-bis del Governo Draghi.

La Lega vuole fortemente il ritorno a scuola in presenza – annuncia Colmellere -, perciò a 103 istituti della provincia di Treviso arriveranno oltre 5,2 milioni di euro (per l’esattezza 5.230.123,81) per la messa in sicurezza in vista del nuovo anno scolastico”.

“La ripartizione effettuata dal Ministero dell’Istruzione dei 350 milioni di euro stanziati nel Decreto Sostegni-bis aggiunge un nuovo, fondamentale tassello per l’anno scolastico che sta per cominciare – precisa l’onorevole trevigiana -. Dei 350 milioni stanziati, oltre 5,2 milioni sono destinati alle scuole della provincia, dalle primarie alle superiori. E’ stato uno sforzo notevole: ringrazio il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso, per l’attenzione dedicata a questo settore”.

La distribuzione dei fondi ministeriali appena decisa da Roma consentirà agli Istituti di acquistare dispositivi di aerazione, ventilazione meccanica e sanificazione, oltre a potenziare l’offerta rivolta agli studenti disabili o con Bisogni educativi speciali (Bes) di contrastare la dispersione scolastica, di migliorare e rendere più sicura la ripartizione degli spazi interni ed esterni degli edifici e di procedere all’acquisto di materiale per il monitoraggio e il tracciamento del virus.

“Sempre meno Dad, sempre più scuola in presenza – conclude Colmellere -. Per farlo abbiamo scelto di venire incontro anche alle esigenze degli Istituti, che più volte ci hanno manifestato problematiche connesse alle nuove disposizioni di sicurezza. Il Decreto Sostegni-bis riconosce questo sforzo, alla vigilia della ripresa delle lezioni”.

(Foto: Angela Colmellere).

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